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Colombo: “Dopo il gol sono rinato. Sono in una delle piazze principali d’Italia. Sul Milan …”

Colombo: 'Sono in una delle piazze più importanti in Italia. Sul Milan ...'
L'ex attaccante del Milan Lorenzo Colombo è passato al Genoa questa estate. In un'intervista rilasciata alla Gazzetta, racconta le prime difficoltà incontrate, la liberazione dopo il primo gol e parla anche del suo passato in rossonero
Redazione

L'attaccante del Genoa Lorenzo Colombo è arrivato in Liguria questa estate dal Milan con la formula del prestito con diritto di riscatto, che può diventare obbligo a determinate condizioni. Nell'ultima partita di campionato con la Fiorentina si è sbloccato trovando il primo gol con la maglia rossoblù, riscattando anche l'errore dal dischetto di qualche minuto prima. Ora spera di continuare sulla strada giusta dopo la gioia del gol ritrovata.

Le parole di Lorenzo Colombo sul Genoa, De Rossi e il Milan

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L'attaccante ex Milan ha rilasciato un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport' in cui si racconta in questa nuova esperienza in Serie A, ricordando il passato in rossonero e spiegando l'impatto di Daniele de Rossi sulla panchina del Genoa. Ecco alcune delle sue parole.


Sui primi mesi di stagione: "Non è stato un inizio di stagione semplice. Né per me, né per la squadra. Sono successe un po’ di cose sfavorevoli, ma abbiamo sempre continuato a lavorare. Tuttora il Genoa non sta nella posizione che merita. Il pari con la Fiorentina non cambia la sostanza delle cose, noi abbiamo già la testa sul Cagliari".

Non era la prima volta in cui si trova a dover gestire le avversità: "Mai però avevo giocato in una piazza come questa. Ho una decina di presenze con il Milan alle spalle, ma era il periodo del Covid e si giocava senza tifo, anche a San Siro. Nel tempo ho cercato l’equilibrio, provando a costruire ogni cosa mattone dopo mattone. E poi vedo che tanti attaccanti in questa Serie A hanno difficoltà a segnare. Sto cercando dentro me stesso una chiave che possa farmi aprire delle porte importanti. Mi sono detto: 'Se sono arrivato in A, ci sarà un motivo, nessuno mi ha fatto regali'".

Sul Milan e sui continui prestiti: "Non posso dirmi dispiaciuto, anche se ogni anno cambiare città, squadra, mister, compagni, centro sportivo non è stato semplice, bisogna essere bravi a prendere le cose per come sono. Il Milan è un punto di arrivo, ma oggi c’è il Genoa. Sono in una delle piazze principali d’Italia dopo Roma, Milano e Napoli, l’affetto dei genoani si percepisce così in pochi altri posti. Qui sono passati attaccanti che hanno fatto la storia del calcio: Palacio, Milito, in tempi recenti Retegui e Pinamonti, un altro che da tempo va in doppia cifra".

Riguardo al primo gol in maglia Genoa contro la Fiorentina: "Lo definirei come un click, un interruttore della luce che è scattato. Qualcosa di difficile da spiegare, una sorta di magia. Segni e un attimo dopo ti senti rinato, un pieno di energia. Un vero boost".

Sull'arrivo di Daniele De Rossi: "Il mister è molto preparato, non vedo ragione per avere pensieri negativi. Negatività porta negatività. Positività porta positività. Il mister è un condottiero vero. Nei pochi giorni prima della gara con la Fiorentina è stato bravissimo a trasmetterci il senso di rivalsa verso noi stessi. Ci sta chiedendo ora più qualità con il pallone, dove abbiamo tanto margine di crescita. Vuole coraggio affinché prendiamo in mano il gioco".