Se pensa anche lui che il campionato prende dimensione dopo la seconda sosta e sul Milan: "Sì, penso di sì. Abbiamo avuto un'inizio complicato, con tre grandi partite. Servono ancora un po' di partite per un'analisi profonda. Però noi dobbiamo velocizzarci un po' di più. Però ho ragazzi intelligenti e sono convinto che cresceremo. Dopo la sosta ogni partita è temibile, senza certezze. Oggi primo tempo mi è piaciuto, nel secondo potevamo fare di più".
Se è mancato qualcosa davanti: "Ripeto, noi quando muoviamo velocemente la palla creiamo di più. Poi nel secondo tempo il Milan, col blocco basso, è difficile da scardinare. Ho cambiato i quattro davanti perché noi abbiamo dimestichezza con l'uno contro uno. Rowe doveva esordire per assaggiare il campionato. Siamo cresciuti sul palleggio, ma dobbiamo creare di più perché ne siamo capaci".
Se il calo è dovuto ai carichi di lavoro: "Ci sono tanti fattori, le partite dopo le soste sono un'incognita. Vale per tutti, ma prepararle così non è facile. La condizione deve crescere per tanti. Odgaard per noi è stato decisivo l'anno scorso, ora è reduce da un'operazione importante e sta avendo alti e bassi. Poi ci sono nuovi... Non è tanto fisico, perché col Como abbiamo retto 90'. Però nel secondo tempo oggi potevamo fare meglio, dobbiamo crescere sotto tanti punti di vista. Volevamo crescere nel palleggio e l'abbiamo fatto, ma ora dobbiamo creare più palle gol".
Su Bernardeschi: "Deve ritrovare convivenza col calcio italiano. Tre anni lontano non sono pochi per dove è stato, lo sa anche lui. Giocare contro una squadra che si difende come il Milan oggi, o col Como, non è facile. Deve rimettersi in condizione e velocità da questo campionato. Poi il mancino è educatissimo, la voglia c'è. Appena troverà condizione e giocheremo ogni tre giorni ci darà soddisfazioni".
Quali grandi differenze ha trovato rispetto al Milan di maggio: "Partita secondo me equilibrata oggi, non a ritmi altissimi da entrambe le parti. Noi quando avevamo la palla ci siamo adeguati ai pochi spazi e potevamo andare più veloci. Il Milan ha perso giocatori, ma ha aggiunto un Pallone d'Oro che ha fatto gol, ha aggiunto qualità. È sempre il Milan ed è una grande squadra, ma noi potevamo osare di più. Dopo tre giornate nessuna è perfetta, neanche il Milan, nel secondo tempo potevamo fare meglio. Però sono una grande squadra e lo dimostrerà, ha anche solo il campionato".
Se l'effetto San Siro si fa sentire per il Bologna: "Pensare di venire a San Siro e battere il Milan facilmente non lo pensa nessuno. L'avevamo preparata per metterli in difficoltà ed ero convinto di potergli fare molto più male. Anche loro avevano avuto tanti giocatori via per la sosta. Però venire a San Siro, guardare le statistiche e pensare di vincere sicuramente no. Sono sempre il Milan e pieni di campioni. Cercheremo di farlo nei prossimi incontri, in casa i dati sono diversi".
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