Sull'emozione nel tornare: "Non è successo niente di particolare. Ero emozionato quando sono arrivato, ero molto contento nel rivedere tantissime persone con cui ho lavorato, gioito e pianto insieme. I tifosi mi hanno accolto bene e posso essere solo che contento. Ora c'è la sosta: mentalizziamoci sul fatto che quando l'avversario ce l'abbiamo in mano bisogna stritolarlo".
Se si aspettava di più da chi è entrato: "Sono entrati bene, poi ci sta sbagliare. L'importante è che crescano di condizione. Nkunku è arrivato tardi, Rafa Leao è stato 45 giorni fermo. I cambi sono importanti. Manteniamo equilibrio perché fino ad ora non abbiamo fatto niente".
Sul perché Rafa Leao è impreciso: "Spiegare e dire cos'è è difficile. Posso solo dire che Rafa Leao si sta impegnando molto per trovare la condizione ottimale. Per noi serve che trovi la condizione migliore, così come Nkunku anche. Avere entrambi in ottima condizione è molto importante".
Quali sono le gerarchie davanti: "Rafa Leao e Nkunku sono indietro di condizione. Stasera però Gimenez ha fatto una bella partita: ha lavorato per la squadra, creato occasioni, guadagnato il rigore. L'ho tolto perché pensavo che un colpo di genio di Rafa Leao ci avrebbe aiutato a vincere la partita, altrimenti Gimenez non meritava di uscire. Però tutta la squadra ha fatto bene".
Come vanno i rigori negli allenamenti: "Pulisic è il rigorista, non è che un rigore sbagliato cambia le cose. Devo capire chi tira se non c'è lui".
Dove può arrivare questo Milan dopo oggi: "Juventus ottima squadra e non ha mai perso. Per quanto riguarda noi, l'importante è arrivare a marzo nelle migliori condizioni per arrivare tra le prime quattro".
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