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PIANETAMILAN news milan conferenze stampa Inter-Milan, Chivu: “Sarà una bella gara, sappiamo cosa fare. Allegri? Grande allenatore”

CONFERENZA STAMPA

Inter-Milan, Chivu: “Sarà una bella gara, sappiamo cosa fare. Allegri? Grande allenatore”

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Quest'oggi, alla vigilia del match, si è tenuta la classica conferenza stampa dove l'allenatore nerazzurro Chivu ha presentato Inter-Milan
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Ormai ci siamo, domani andrà in scena a San Siro il derby della Madonnina tra Inter e Milan. Quest'oggi, alla vigilia del match, si è tenuta la classica conferenza stampa dove l'allenatore nerazzurro Cristian Chivu ha voluto presentare il match, parlando anche degli ultimi incontri. Ecco, di seguito, le Paole dell'allenatore nerazzurro:

Inter-Milan, le parole di Chivu

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Sul match: “E’ una gara diversa perché è bella, in mondovisione. Ma è sempre una partita e va preparata nel migliore dei modi come abbiamo sempre fatto. Ci sono sempre tre punti in palio, sapendo cosa rappresenta per i nostri tifosi questo match. Capiamo quanto ci tengono ad avere un lunedì sereno e a non subire lo sfottò dell’amico. Sappiamo cosa dobbiamo fare, il mondo intero ci guarda. Conosciamo la classifica, è corta ed è ancora presto. Dobbiamo fare di tutto per prendere i tre punti a prescindere dall’avversario. Domani non sarà normale, perché è un derby, una partita a sé e non esistono favorite. Si parte sempre sullo 0-0 e bisogna entrare in campo sempre con la determinazione e la concentrazione giusta“.


Sulla gara:Il campionato per fortuna dura 38 giornate. Per me è sempre la prima fino alla fine del campionato. E’ una gara come le altre. Ho avuto modo di viverlo da giocatore e so cosa rappresenta e come si vive il derby. A volte l’attesa è troppa, ma va gestita con maturità. I giocatori provano sempre a offrire il massimo per portare a casa il risultato. Spero che sia una gara bella e divertente, che serva da immagine per il calcio italiano in tutto il mondo. Serve l’atteggiamento e la correttezza giusta in campo. Noi favoriti? Io trasmetto attenzione e determinazione. So che a livello motivazionale questo gruppo offrirà qualcosa in più. Io vorrei questa concentrazione e determinazione sempre, anche quando si affrontano squadre meno blasonate“.

Favorite? La risposta di Chivu:Nei derby non esistono favorite. Bisogna capire e sfruttare i momenti per portare gli episodi dalla tua parte tenendo alta l’attenzione e vincendo più duelli. Conosciamo la qualità dei giocatori del Milan. Sono letali nello spazio e nello stretto. Questo però non deve stravolgere i nostri piani. Poi il tema tattico si può stravolgere da ambo le parti e bisogna preparare una squadra capace di affrontare più momenti e di saper fare più cose. Bisogna sfruttare l’esperienza, le qualità e le caratteristiche dei giocatori. Le cose più importanti sono i principi di gioco. Avere un piano gioco è semplice, poi l’andamento del match determina il tema della gara. Allegri è un grande allenatore, un motivatore con esperienza. Sa essere semplice e pragmatico, ma sa sfruttare anche al massimo il suo gruppo. Da quando è arrivato, il Milan è diverso“.

Chivu continua:Ci aspettiamo anche qualcosa di differente, dovremo essere attenti e disponibili dal punto di vista mentale. Dovremo sapere accettare di soffrire se ci sarà bisogno o essere dominanti senza perdere l’equilibrio. Bisogna fare anche i conti con la bravura degli avversari, sporcando le giocate, facendo qualche fallo in più, aggiungendo qualcosa al proprio piano gioco. Niente ritiro pre-derby? Il ritiro non dà garanzie di vittoria, lo so per esperienza. Non dà serenità o tranquillità. E’ una mia scelta dare più tempo libero ai giocatori da trascorrere con le famiglie perché giochiamo molto e hanno poco tempo a disposizione per staccare. Questo gruppo è disponibile e serio. Mi basta una giornata insieme alla squadra domani, altrimenti l’attesa diventa troppo lunga. La mia coscienza è a posto, ho bisogno di creare comfort mentale ai ragazzi“.

Sugli ultimi incontri:  “Gli ultimi derby? Non vado ad aprire certe ferite. Conosciamo il nostro percorso, sappiamo da dove arriviamo e dove siamo. Abbiamo più certezze. Non mi interessa il passato e quello che è stato fatto. Non mi serve aggiungere carica motivazionale, a me interessa sapere quello che siamo oggi. Devono dare il massimo, le piccole cose possono fare la differenza, dal punto di vista individuale e collettivo. Il calcio è un bel gioco e i giocatori non devono dimenticare da dove sono partiti e dove sono arrivati, ma senza la pressione di dover vincere sempre. Io voglio gente che si diverte e che nel divertimento trova la responsabilità e l’importanza di portare avanti un progetto e raggiungere gli obiettivi.

Su Thuram e Dumfries: Thuram sta bene, si è allenato con noi. Non ha più saltato un allenamento da quando è rientrato in gruppo. Non è nemmeno andato in nazionale ed è rimasto con noi. Aveva bisogno di qualche allenamento in più e ritrovare la condizione persa in quel mese. Stanno tutti bene tranne Dumfries che ha avuto il problema alla caviglia. Purtroppo lui non ci sarà“.