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Il Milan e la paura di vincere: difficile così fare il salto di qualità

MILAN, ITALY - DECEMBER 15:  Referee Gianluca Manganiello disputes with AC Milan players during the Serie A match between AC Milan and US Sassuolo at Stadio Giuseppe Meazza on December 15, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Milan, ancora una volta, ha dimostrato di avere quasi paura di vincere contro il Sassuolo. Una costante in questa stagione che limita il salto di qualità

Renato Panno

ULTIME NEWS MILAN - 23 tiri totali, 9 in porta, ma nessun gol. Una statistica che dice molto di Milan-Sassuolo ma che dà risposte significative anche sull'intera stagione fin qui disputata dai rossoneri. Una partita stregata, con un Pegolo in forma smagliante, ma che denota ancora una volta una difficoltà costante in zona gol per il Milan. Alcune occasioni sono state clamorose: a parte la sfortuna di Rafael Leao, autore di un palo e una traversa, quelle di Ismael Bennacer a porta vuota, di Lucas Paqueta a tu per tu e di Giacomo 'Jack' Bonaventura con il portiere a terra sono situazioni che non possono non essere trasformate in gol.

Ma questo è un leitmotiv che il Milan si sta portando dietro da inizio stagione. La squadra sembra quasi aver paura di vincere quando gli si presenta l'opportunità per farlo. A parte poche partite, il Milan ha sciupato un'infinità di palle gol che potevano cambiare una classifica ancora decisamente deficitaria. Ecco alcuni esempi:

In Torino-Milan, una delle ultime uscite di Marco Giampaolo, la squadra ha sviluppato un'ottima mole di gioco non riuscendo però a chiudere il match sbloccato da un rigore di Krzysztof Piatek. Risultato? 2-1 per i granata e 0 punti all'attivo. Giungendo nell'era di Stefano Pioli, si parte da Milan-Lecce: una partita dominata in lungo e in largo grazie all'impronta che il nuovo mister ha saputo dare fin da subito. Il Milan si è trovato due volte in vantaggio ma ben presto ecco subentrare il braccino corto, che ha permesso ai salentini di agguantare un insperato pareggio nel finale. Anche nella partita vinta contro il Bologna, il Milan ha avuto il demerito di riaprire il match nel finale regalando un rigore ai padroni di casa. Così facendo ha dovuto vivere in apnea gli ultimi minuti, concedendosi un finale tutt'altro che tranquillo.

Ma anche la vittoria di Genova, contro il Genoa, è arrivata grazie ad un finale al cardiopalma: rossoblù in dieci ma che riescono a procurarsi un rigore al 90esimo: solo grazie a Pepe Reina il Milan riesce a conservare il vantaggio. Tanti, troppi casi che non permettono alla squadra rossonera di fare quel salto di qualità che i tifosi chiedono a gran voce. C'è ancora da lavorare tanto, la strada verso la maturazione è lunga, ma va intrapresa al più presto. Intanto Zlatan Ibrahimovic si allontana sempre di più dal Milan, continua a leggere >>>

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