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PM – Calciomercato Milan: bilancio e cessioni, i due piani del club rossonero

Paolo Maldini, DT e responsabile calciomercato AC Milan

Si entra nella fase finale del calciomercato estivo. Il Milan vorrebbe piazzare degli elementi in esubero per iniziare ad abbattere il rosso di bilancio

Daniele Triolo

CALCIOMERCATO MILAN - Lunedì 2 settembre chiuderà la sessione estiva di calciomercato: una finestra nella quale il Milan, grazie al lavoro del suo direttore tecnico Paolo Maldini, del suo Chief Football OfficerZvonimir Boban e del suo direttore sportivo Frederic Massara, è stato piuttosto attivo.

Più in entrata, va detto, giacché sono arrivati già cinque giocatori nuovi (Theo Hernández dal Real Madrid, Rade Krunic ed Ismael Bennacer dall’Empoli, Rafael Leao dal Lille e Léo Duarte dal Flamengo), che in uscita, viste le sole partenze di Patrick Cutrone, direzione Wolverhampton, e Tiago Djaló, ceduto al Lille.

È seria intenzione, da parte della dirigenza, di dismettere, in questi 20 giorni che mancano alla chiusura del calciomercato, quei giocatori poco funzionali al progetto tecnico di Marco Giampaolo, nel tentativo di cominciare ad abbattere, gradualmente, un rosso di bilancio ormai storico nell’ottica di un risanamento dei conti del club.

Il rischio, però, dall’altro canto, è che molti di questi elementi, non avendo mercato, o avendo ricevuto magari delle offerte inadeguate al valore che assegna loro la società rossonera, restino sul ‘groppone’, costringendo il Diavolo a dover mettere in atto il ‘Piano B’, ovvero quello di sacrificare qualche gioiello della propria corona, come Gianluigi ‘Gigio’ Donnarumma e Jesús Suso.

Quest’anno il Milan si sta muovendo, con molta convinzione, per abbattere il monte ingaggi. Come abbiamo visto di recente, alla luce delle tante partenze rispetto la rosa 2018-2019 (Tiémoué Bakayoko, Andrea Bertolacci, Riccardo Montolivo, Ignazio Abate, Cristián Zapata, José Mauri, Patrick Cutrone, Stefan Simic), con conseguente inserimento dei cinque nuovi arrivi in bilancio, il Milan ha risparmiato circa 15 milioni di euro in stipendi lordi.

Le quote di ammortamento annue dei cartellini dei giocatori dismessi, circa 12 milioni di euro complessivi, sono state praticamente bilanciate da quelle dei giocatori acquistati, per un valore di 18 milioni di euro: spese, queste, già ‘coperte’ dalla cessione di Cutrone ai ‘Wolves’ per 18 milioni di euro più bonus. In generale, quindi, possiamo ipotizzare qualche primo conteggio più approfondito.

Il Milan, secondo le stime, avrebbe chiuso il bilancio al 30 giugno 2019 con un rosso di 80 milioni di euro (i dati verranno ufficializzati più avanti). Avendo abbassato le spese ed il costo della rosa, più o meno, di una decina di milioni di euro, il Diavolo, adesso, ipotizzando che il club abbia mantenuto inalterato il fatturato, sarebbe virtualmente a -70.

Nulla di così clamoroso o trascendentale, giacché ci sarà tempo per rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario UEFA (‘break even’ fissato a -30), ma i rossoneri vogliono cominciare, sin da subito, a riequilibrare il piatto della bilancia. Il ‘Piano A’, come detto, è quello di effettuate uscite funzionali, come quelle di André Silva (il cui cartellino, oggi, vale 20,8 milioni di euro e ‘pesa’ a bilancio, tra quota di ammortamento annua ed ingaggio lordo, 10,6 milioni di euro), Diego Laxalt (valore 10,5 milioni), Ricardo Rodríguez (7,1 milioni) e Samu Castillejo (15 milioni).

Con queste cessioni, il Milan abbatterebbe ulteriormente il monte stipendi, si sgraverebbe di costi in bilancio, metterebbe in cassa qualche altro milioncino di plusvalenza (difficile da Castillejo, molto probabile con gli altri tre elementi presi in esame) e, pertanto, potrebbe accumulare un piccolo tesoretto per acquistare una o due pedine per completare la rosa rimettendo ulteriormente a posto i propri conti.

Ecco perché, per il momento, il mercato in entrata del Diavolo si è fermato, e le trattative che sembravano essere in stato avanzato, quali quella per Ángel Correa dell’Atlético Madrid, finita un attimo in ‘congelatore’. Il Milan, lo ribadiamo, non ha alcuna necessità di vendere gente come Franck Kessie, o gli stessi Donnarumma e Suso: vero è, d’altra parte, che più ci si avvicina al ‘gong’ finale del mercato, più c’è il sospetto di non riuscire ad applicare il ‘Piano A’ così come lo si era concepito in una prima fase.

I prossimi dieci giorni saranno fondamentali, quindi, per piazzare qualche colpo in uscita, tenendo sempre in mente di come l’andamento del mercato lo decide il mercato stesso e che, pertanto, in presenza di un’offerta veramente importante, che possa contribuire a mitigare il saldo passivo di questa sessione di mercato, incrementare il bottino delle plusvalenze e sgravare il bilancio da pesanti costi di ingaggio e cartellino, la società non può far altro che prenderla in considerazione. Giungono, intanto, novità dalla Spagna su Ángel Correa: per le ultime, continua a leggere >>>

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