POCHI TIRI AL DEBUTTO, MA IL TORO HA UNA DIFESA DI FERRO
Se, da una parte, il dato relativo alle conclusioni in porta dopo i primi novanta minuti di questo campionato colloca il Torino di Jurić in fondo alla classifica - appena due, con solo il Frosinone (una) ad aver fatto peggio - dall'altra quello dei tiri subiti nello specchio fa schizzare i granata in cima alla classifica. Solo due quelli fronteggiati, meno solo del Napoli (uno). A questo aspetto si lega il secondo punto dell'analisi: una fase difensiva attenta e organizzata. Peculiare di tutte le formazioni del tecnico croato. Il conteggio delle reti subite dai granata nella passata Serie A ammonta soltanto a 41. Che valgono il titolo di quinta migliore difesa del torneo 22/23, alle spalle di Napoli, Lazio, Juventus e Roma.
Il dato è molto significativo, ma al suo interno rivela anche una falla del reparto più arretrato piemontese, e di conseguenza anche di quello rossonero: dei 41 gol incassati infatti, ben 10 sono stati di testa - in percentuale è il 24%, e peggio, nella precedente Serie A, ha fatto solo il Milan. L'ultimo aspetto, potenzialmente determinante, riguarda le palle inattive. Nel campionato scorso, Torino, Milan e Lecce sono state le tre formazioni con la più alta percentuale di reti subite su palla inattiva (37%); granata e rossoneri sono anche quelle che da fermo ne hanno realizzate meno (19% il Diavolo, 21% il Toro). Per contro, le due squadre che si affrontano in questo match non hanno avuto rivali su azione. Per i rossoneri un 81% (52/64) che è valso la prima posizione di questa particolare classifica, mentre per i granata un 79% (33/42), che li ha collocati appena dietro.
VLAŠIĆ GENEROSO, SANABRIA A CACCIA, PELLEGRI EX ILLUSTRE
Tra i più temibili del Torino, il primo nome da fare è senza dubbio quello di Nikola Vlašić. Il croato classe '97, nel campionato 2022/23, non solo è stato tra i granata quello con più assist forniti (sei) e occasioni create (63), ma anche il secondo per gol realizzati: cinque, alle spalle solo di Antonio Sanabria (12). La palma del miglior marcatore del club nella Serie A 22/23 è andata proprio al paraguaiano. Che però nelle sue tre sfide contro il Milan nella competizione finora non è mai andato a bersaglio. Tra le squadre presenti nel torneo in corso contro cui non ha segnato, ha disputato più match solo contro Cagliari (sette) e Udinese (sei).
Ultimo, inevitabile, nome da suggerire ai difensori rossoneri, è quello dell'ex Pietro Pellegri. Che tra settembre e dicembre 2021 ha collezionato con il Milan sei presenze nel massimo campionato. Solo due centri per il 2001 in maglia granata, ma il suo bilancio generale in Serie A suggerisce anche che l'ispirazione arriva più spesso lontano da casa. Quattro dei suoi sei centri totali sono infatti arrivati in trasferta, inclusi i tre più recenti, tutti in maglia granata. LEGGI ANCHE: Milan-Torino, filosofie agli opposti. Quante differenze!
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Milan senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Pianetamilan per scoprire tutte le news di giornata sui rossoneri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA