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ROMA-MILAN

Milan, la Roma e quel 2-2 che aprì la crisi rossonera

Rafael Leao e Bryan Cristante, in Milan-Roma 2-2
Con il Milan che si prepara alla trasferta contro la Roma, andiamo ad analizzare la partita tra i rossoneri e i giallorossi

Qualche giorno dopo il passaggio alle semifinali di Champions League molti opinionisti si sono posti una domanda che sorge spontanea per quanto visto sia a San Siro e sia al Maradona nel trittico, europeo e italiano, contro il Napoli: "Ma dove sarebbe il Milan se a gennaio non avesse avuto quel crollo?". Un quesito difficile, poiché riavvolgere il tempo non è possibile e perché non sappiamo se i rossoneri avrebbero fatto bene anche senza quel periodo buio e deludente. Stefano Pioli parlò di una caduta psicologica, prima ancora che fisica, dettata, probabilmente, da quel pareggio last minute contro la Roma di Mourinho.

Se andassimo ad analizzare quel match in particolare, infatti, ci accorgeremmo che il Milan di allora correva e giocava come il Milan delle ultime settimane. Sul piano tattico i rossoneri dominarono ampiamenti i giallorossi, ma quel blackout finale creò delle crepe divenute poi voragini. All'Olimpico sarà facile rivedere lo stesso andamento, con i ragazzi di Pioli a mantenere le redini del gioco e la Roma ad attendere il momento giusto per colpire in contropiede. Eppure, come spesso accaduto in questa stagione, per il Milan le sfide contro avversarie arroccate nella propria metà campo sono risultate essere le più difficili da risolvere.

La Roma come Empoli, Salernitana e Udinese

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Le squadre di Mourinho si sono sempre contraddistinte per le qualità difensive, la grande forza di volontà e quel vizietto a provocare la controparte per innervosire. Il Milan non cadrà in tranelli di alcun tipo, soprattutto perché il peso della partita in sé non lo permette, ma, forse, i giallorossi sono il peggior avversario da affrontare in questo momento. L'allenatore portoghese sa come stimolare i propri giocatori e si basa sulle situazioni a lui sfavorevoli per ribaltare il pronostico. I vari infortuni in casa Roma sembrano vertere le probabilità a favore del Milan, ma guai a sottovalutarli, poiché sarà davvero difficile rivedere le sgasate di Leao e Theo Hernandez a campo aperto.

Lo abbiamo già visto e rivisto: i rossoneri che attaccano, portando tanti uomini in avanti, e gli avversari che rimangono lì a difendere e poi contrattaccare con lanci lunghi e velocità. L'Empoli ci ha guadagnato un punto in questo modo, così come la Salernitana, senza dimenticare l'Udinese. Chiaro che le qualità dei giallorossi, rispetto alle squadre ora citate, siano diverse e migliori, e proprio per questo motivo che la partita nasconde tante, ma davvero tante, insidie.

Calma e attenzione

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Ci vorranno due grandi dosi di calma e attenzione. Leao non godrà di tanto spazio, Bennacer verrà marcato a uomo e Giroud, qualora giocasse dal primo minuto, sarà ingabbiato fra i tre difensori della Roma. Stefano Pioli dovrà preparare una partita da aggredire, e impostare sul binario giusto, ma allo stesso tempo inquadrare una formazione che non si sfilacci al primo contropiede. Il match si deciderà molto nella fase centrale del campo e, difatti, Tonali e Krunic potrebbero diventare gli aghi della bilancia. Il bosniaco pare riscoperto anche dalla critica, in un ruolo che mette in risalto tutte le sue qualità tattiche, e non sorprenderebbe affatto una contromossa anche su di lui da parte di Mourinho.

Insomma, Roma-Milan si prospetta un incrocio ad alta tensione. La vittoria di una delle due compagini potrebbe pesare molto sulla corsa alla prossima Champions League. Tuttavia, se i rossoneri non cadranno negli stessi errori di quel nefasto 2-2 di San Siro, allora possiamo ben sperare in un soddisfacente lieto fine. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Bloccato il portiere Raveyre

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