"Cari fans del Gala e popolo turco, voglio ringraziarvi di cuore per l'affetto, il calore e il sostegno che mi avete dimostrato. Mi avete fatto sentire il benvenuto fin dal primo giorno, e il vostro sostegno è stato tra i più straordinari che abbia mai provato nella mia carriera", ha esordito Morata in un post pubblicato sul suo account ufficiale del popolare social network 'Instagram'.
"Non mi è rimasta altra scelta che rinunciare a parte dello stipendio ed altri diritti"
—"Purtroppo non posso dire lo stesso della mia esperienza con il club. Ci sono stati momenti in cui la parola data e il rispetto dei valori fondamentali non venivano mantenuti.
Fino alla fine gli impegni presi non sono stati onorati, al punto che non mi è rimasto altra scelta che rinunciare a parte dello stipendio e ad altri diritti contrattuali che avevo già guadagnato grazie al mio lavoro (la cifra pubblicata non è esatta). Per me, nella vita e nel lavoro, ci sono principi che non vanno mai infranti, come il rispetto dei diritti di ognuno. Non riconoscere e compensare quanto guadagnato è, per me, inaccettabile e contrario ai valori di correttezza e professionalità in cui credo.
So che spesso queste questioni non se ne parla apertamente, ma credo sia giusto dare ai fans la vera spiegazione di quanto accaduto. Voi e la città di İstanbul rimarrete sempre nel mio cuore, e vi auguro il meglio, oggi e in futuro.
Un ringraziamento speciale va anche all'allenatore e al suo fantastico staff: sono certo che continuerete a scrivere la storia del Galatasaray. Grazie di cuore a tutti i miei compagni di squadra per i momenti condivisi e a tutte le persone che lavorano presso le strutture di allenamento. Con affetto, Álvaro".
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