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Cristiano Ronaldo contro Ibrahimovic, sfida tra fenomeni. Anche dell’ego

Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic in una sfida di Champions League tra Real Madrid e PSG (credits: GETTY Images)

Tra CR7, che si proclama il migliore di sempre, e Zlatan Ibrahimovic, che recita da divinità non solo sportiva, si prepara un duello ad alta tensione

Daniele Triolo

CALCIOMERCATO MILAN - Il Milan, ieri, ha annunciato ufficialmente il ritorno di Zlatan Ibrahimovic, attaccante svedese classe 1981 che ha ritrovato la maglia rossonera a distanza di sette anni e mezzo dalla sua cessione al PSG. Ed ora, secondo il 'Corriere dello Sport' questa mattina in edicola, partirà la sfida tra 'divinità' con Cristiano Ronaldo, classe 1985, stella portoghese della Juventus.

Ibrahimovic, ha evidenziato il quotidiano romano, recita da divinità, non soltanto sportiva. A Manchester, nel 2016, provò a soffiare ad Eric Cantona lo scettro di re dello United definendosi, senza mezzi termini, un Dio. Cristiano Ronaldo, forse un po' più pragmatico e meno mistico, si è auto-proclamato il miglior calciatore di sempre, e, senza dubbio, il migliore della Serie A italiana. Adesso che Ibrahimovic è tornato nel campionato dove è diventato fenomeno, può partire il confronto tra i due.

Senza dubbio, sul piano tecnico, ma, soprattutto, anche su quello dell'ego. In questo duello che verrà, il quale, per il 'CorSport', sarà molto verbale, Cristiano Ronaldo potrà scommettere sul suo saldo orgoglio, sulla consapevolezza della realtà delle cose e sulla sua Juventus, più forte del Milan. Ibrahimovic, dal canto suo, scommetterà sulla sua fantasia creatrice, buttandosi come un sasso nello stagno della quiete che, al contrario, piace al portoghese.

Averli in squadra, per Maurizio Sarri e Stefano Pioli, tecnici di Juventus e Milan, è un sogno. Ma la loro gestione, naturalmente, non è poi così semplice. Cristiano Ronaldo, per ora, ha soltanto alzato (non troppo) il livello tecnico dei bianconeri, fallendo, però, al primo anno la missione di portare la Champions League a Torino. Oggi la gente va a vedere la Juventus anche e soprattutto per vedere giocare il fuoriclasse lusitano, che ha portato la 'Vecchia Signora' in un'altra dimensione: in pratica, però, gli stessi trofei erano arrivati a Torino anche senza di lui.

Ibrahimovic, giocoforza, inciderà di più sulle fortune del Milan, attualmente a metà classifica con appena 21 punti. Il suo compito sarà sollevare i rossoneri e risvegliarli dall'apatia, anche se non gioca da più di due mesi una gara ufficiale, anche se il suo ultimo gol europeo risale all'aprile 2017 in Premier League ed anche se ha 4 anni più del rivale Cristiano Ronaldo. Ma non c'è, in questo Milan, un elemento capace di fare ombra ad Ibrahimovic, che si pone, dunque, come leader carismatico incontrastato del Diavolo. Le sue parole suonano già di promessa: continua a leggere >>>

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