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Udinese-Milan, Corazzi cita Allegri: “Il calcio è semplice”

Redazione PM
Emanuele Corazzi, direttore di 'Cronache di Spogliatoio', ha dedicato molto spazio al Milan di Allegri all'interno della sua newsletter 'Sciuscià', il giorno dopo la bella vittoria dei rossoneri contro l'Udinese

Udinese-Milan 0-3 ha stupito molti. I rossoneri hanno disputato un'ottima gara, mostrando una grande solidità difensiva e una grande qualità offensiva. La mano di Allegri, il nuovo allenatore, sembra già evidente. Stupisce, però, la velocità con cui i giocatori sembrano aver introiettato le sue indicazioni e i suoi principi. Emanuele Corazzi - direttore di 'Cronache di Spogliatoio' - ne ha parlato all'interno di 'Sciuscià', la sua newsletter. Il giornalista sportivo, in particolare, si è concentrato sull'importanza del binomio composto da Igli Tare (direttore sportivo) e da Massimiliano Allegri.

Milan, Corazzi sul binomio Tare-Allegri

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"Il Direttore Sportivo è una delle figure più in crisi del calcio italiano. Sapete perché? Perché alcuni presidenti hanno un ego smisurato, perché chi è messo a capo dai fondi a volte s’innamora del giochino e non delega, perché i mediocri si basano su logiche non costruttive: mediatori che fanno affari per propri interessi, procuratori che pensano alla percentuale e non al bene del ragazzo. E così, guarda caso, dopo due anni vedovi di Maldini e Massara (leggi: uno scudetto, una semifinale di Champions), dopo aver preferito Fonseca a Conte perché meno ingombrante, il Milan ha deciso di non affondare e di provare a mettere a tacere le contestazioni. Ha scelto un Direttore abile, che ha relazioni nel calcio, per cui sa vendere e ha l’occhio per acquistare bene. Uno che in 48 ore si rende conto che deve fare il blitz per Allegri (perchè Italiano sarebbe rimasto a Bologna e Fabregas a Como) e con un abile lavoro di team, insieme agli altri componenti, costruisce una squadra e prova a ripulire lo spogliatoio".

"Sembra banale, invece e è solo semplice, ma è fondamentale. Esiste una gerarchia. Il direttore ha la visione a 360 gradi del club, conosce tutto, dalle finanze ai cuochi all’area medica, e deve scegliere l’allenatore, non trovarselo e subirlo. L’allenatore sagace sa valutare i momenti. Quanti avrebbero avuto la personalità di dire questa frase prima di Udinese-Milan? Allegri sa che la partenza sarà fondamentale per creare energia positiva e adesione al progetto. Allegri non è diventato improvvisamente un luminare, sembra semplicemente la persona perfetta per questa fase del Milan in cui occorre avere risultati subito".

"Tutto banale. Ma Modrić, Pulisic, Rabiot, Pavlović, Maignan, Fofana, Leão, Nkunku se ingrana sono tanta roba. Poi rientrerà Jashari. Con due mosse, un DS e un allenatore, il Milan può passare dall’essere fuori dalle coppe a ritrovare la Champions [...]".