Il prezzo di vendita è pari a 197.075.590 euro; 73 milioni saranno versati al Comune di Milano contestualmente alla sottoscrizione del contratto, la restante parte sarà rateizzata e garantita da apposite fideiussioni bancarie o assicurative. Sono inoltre previste fideiussioni a garanzia della realizzazione del nuovo tunnel Patroclo, del verde e della parziale demolizione e consolidamento del Meazza.
Il voto del Consiglio comunale arriva a valle di un percorso fitto di interlocuzioni e ampi dibattiti in Commissioni consiliari e Consigli municipali (Municipi 7 e 8), che ha caratterizzato l’attività dell’Amministrazione in questi ultimi mesi.
Approvati dall’Aula anche alcuni emendamenti alla delibera. Innanzitutto quello, votato all’unanimità, con cui si prevede - ferma restando l'applicazione della disciplina prevista dal d.lgs. 36/2023 relativamente ai requisiti di onorabilità - che l'esecuzione di opere, la prestazione di servizi o forniture oggetto del complessivo progetto di intervento, comprese le opere di demolizione e smaltimento rifiuti, potranno essere effettuate unicamente da operatori economici che abbiano adottato modelli organizzativi ex d.lgs. 231/01 nei quali sia prevista una mappatura delle aree di rischio infiltrazione mafiosa (art. 24 ter d.lgs. 231/01) e, quale misura preventiva, l'iscrizione degli operatori stessi e dei propri partner contrattuali nelle ‘white list’ della Prefettura o, in alternativa, l'effettuazione dei controlli antimafia e antiriciclaggio previsti dalla normativa vigente.
Con un altro emendamento, l’Aula ha stabilito che sarà una delibera di Consiglio a decidere la destinazione delle risorse derivate dall’operazione, con ‘particolare attenzione a interventi nel quartiere interessato’.
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Altri emendamenti, infine, riguardano: il vincolo a progetti di sostenibilità ambientale di 14 milioni di euro, già a partire dalla prossima programmazione di Bilancio, in aggiunta agli obiettivi di neutralità carbonica da raggiungere in città; la garanzia da parte dell’acquirente sull’adozione di misure per l’accessibilità e l’inclusione e contro ogni forma di discriminazione; il limite di un massimo di 5 milioni di euro del contributo dell’Amministrazione nel caso di eventuali attività di bonifica nel Parco dei Capitani".
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