Ma perché RedBird ha deciso di rinunciare all'acquisizione del Telegraph? Per il 'FT', il fondo di New York si sarebbe tirato indietro per l'incertezza normativa e, in particolare, per i continui commenti negativi provenienti dalle pagine del Telegraph stesso.
Telegraph a RedBird, salta tutto! Cardinale ha rinunciato perché ...
—Il fondatore e socio amministratore di RedBird, Gerry Cardinale, per il 'FT' avrebbe stabilito come la "crescente opposizione all'interno della redazione del Telegraph avrebbe reso impossibile trasformare l'accordo in un successo". Nelle ultime settimane, infatti, il Telegraph ha pubblicato una serie di editoriali e di news, sulle sue pagine, volte ad attaccare RedBird e i suoi dirigenti.
Tra questi, anche presunti legami tra RedBird e lo stato cinese. Nonostante RedBird abbia smentito questo punto, per il 'FT' tali indiscrezioni avrebbero spinto i politici della Camera dei Lord del Regno Unito a chiedere un esame più approfondito della questione. Con i dirigenti di RedBird, a quanto pare, usciti frustrati dalla lentezza con la quale il Governo inglese aveva sottoposto l'accordo alle autorità di regolamentazione per la valutazione.
RedBird dovrà ora riavviare la procedura di vendita del Telegraph. Perché? Inizialmente RedBird aveva cercato di acquisire il Telegraph in partnership con l'investitore statale di Abu Dhabi, IMI, in un accordo che è stato bloccato dal Governo nel 2023. Tuttavia, gli investitori detengono ancora circa 500 milioni di sterline di debito garantito dal titolo, acquisito nell'ambito dei loro sforzi per acquistare il Telegraph. Il che significa che ne sono ancora di fatto i proprietari e ora cercheranno un nuovo acquirente.
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