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Nkunku, il rebus di Allegri: la soluzione al dilemma dell’abbondanza

Nkunku, il rebus di Allegri: la soluzione al dilemma dell’abbondanza - immagine 1
L'arrivo di Christopher Nkunku a Milanello non è un semplice colpo di mercato, è un vero e proprio terremoto tattico
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

L'arrivo a Milano di Christopher Nkunku non è solo un colpo di mercato: è un vero e proprio scossone tattico che rischia di modificare le certezze che Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, è riuscito a trovare. Con l'arrivo del francese, il Milan si ritrova a gestire un attacco 'affollato': Nkunku, Leao, Pulisic e Santiago Giménez.

L'arrivo di Nkunku: un vero e proprio terremoto per Allegri

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Per mesi e mesi Allegri ha insistito nell'utilizzare il 3-5-2, ma l'arrivo del francese apre nuove porte come, ad esempio, il 3-4-2-1. Il nodo non è soltanto legato alla scelta del modulo giusto, ma sulla gestione delle varie risorse. Leao e Pulisic sono i cardini dell'attacco mentre Gimenez. come sappiamo, è l'unica e vera punta pura. Nkunku, invece, si può muovere su tutto il reparto offensivo. Questa sua duttilità, però, rischierebbe di relegare l'attaccante messicano in panchina.


Nkunku, durante la classica conferenza stampa di presentazione, ha ribadito di preferire il ruolo di trequartista, ma che non ha problemi ad essere adattato in altri ruoli. Lo dimostra proprio la sua carriera: duranti gli anni a Parigi alla corte del Paris SAaint Germain, Nkunku ha ricoperto ruoli che andavano dalla mezzala alla seconda punta.

Al Milan, potrebbe essere usato nel 3-5-2, vicino a Pulisic, oppure agire dietro al 10 portoghese. Al momento, però, il francese non sembrerebbe esser al top della forma: l'estate passata col Chelsea nel Mondiale per Club lo ha tenuto fermo ben due mesi e quindi è molto probabile che Allegri lo gestisca in modo differente rispetto agli altri , facendolo partire, inizialmente, dalla panchina.