Ma oggi che stiamo perdendo anche lo Scudetto dei bilanci, servirebbe un cenno dall’alto. Un’ammissione di colpa chiaro: “Ok, abbiamo sbagliato tutto, cambiamo tutto. Tornerete a vedere ambizione e anima. A breve vi spiegheremo il progetto’. Basterebbe questo, tanto per cominciare. Poi, chiaramente, dovranno seguire i fatti. Degli slogan siamo tutti stanchi.
Milan, casting e bile: fuori l'orgoglio!
—E invece il proprietario del Milan, Gerry Cardinale, con i media italiani non parla. Zlatan Ibrahimovic è uscito dai radar e rimane silente. L’AD Giorgio Furlani tace, impegnato in casting che nemmeno a Uomini e Donne fanno così approfonditi per trovare l’anima gemella, quella figura di campo che manca da due anni, da quando è stato licenziato Paolo Maldini. Stiamo inanellando casting su casting. E va bene, purché siano utili e non vadano a finire come l’anno scorso. Sei mesi di riflessioni e promesse per presentarsi con Paulo Fonseca e il suo calcio dominante. L’upgrade di Stefano Pioli? Facciamo un’altra volta, dai.
Ad oggi non sappiamo nemmeno se il Milan ha ripensato il suo modello gestionale: perché va bene un acquisto da 20 milioni e non va bene una commissione da 10 per un parametro zero? Gli ingaggi non siano una scusa, anche per il prossimo allenatore, perché stipendiamo ancora un certo Origi. Basterebbe fare piazza pulita dei pesi morti e investire su chi i soldi te li fa guadagnare (un tecnico top) piuttosto che su giocatori insipidi.
Avevano pensato di fare a meno di tutto ...
—C’è una cosa, poi, che fa vomitare bile al tifoso del Milan: dopo un lungo risanamento, il club è sano. Aveva finalmente tanti soldi, ma non ha saputo spenderli. In società hanno pensato di poter fare a meno di uno zoccolo duro di italiani (in campo e fuori), hanno pensato di poter fare a meno di un direttore sportivo e pure di un grande allenatore. Tanto, alla fine, si può vincere anche senza queste cose, vero? Questo era il ragionamento. Eh no, i fatti lo dimostrano. Siamo noni, con una squadra che vale molto più di metà classifica.
Milan, cosa serve oggi
—Quindi oggi i tifosi del Milan chiedono chiarezza e poche cose: 1) senso di appartenenza 2) recupero di DNA rossonero 3) migliore gestione e competenza sportiva 4) un allenatore TOP. Ma che sia TOP per davvero. Basta slogan vuoti e promesse inconsistenti. Basta confusione. Poche idee, ma chiare. Ambizione, voglia di vincere, di tornare ad essere quello che il Milan era un tempo: espressione di gioco, stile, eleganza e risultati.
I risultati dell’Inter di oggi sono uno schiaffo in faccia che fa male. Dimostrateci di averlo preso anche voi. Che brucia, brucia forte anche a voi. Regalateci un ruggito di orgoglio! LEGGI ANCHE: Milan, importante novità sul futuro di Conceicao! L’indiscrezione >>>
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