Rivoluzione totale: il nuovo Milan dall'ultima volta contro il Bologna
—Il cambiamento è iniziato, in primis, dalla società. Per ridare ordine e un supporto in più è stato ingaggiato Igli Tare come direttore sportivo. Sul cambio invece, la svolta si chiama Massimiliano Allegri, successore di Sergio Conceiçao.
Grandi addii e volti nuovi
—In pochissimi mesi hanno lasciato i colori rossoneri dei pezzi molto importanti della 'vecchia guardia': Theo Hernandez è volato in Arabia Saudita alla corte di Simone Inzaghi, Reijnders si è trasferito in Inghilterra nel Manchester City di Pep Guardiola e Jovic, a fine contratto, ha firmato con l'AEK Atene.
Non hanno salutato solato in titolari: hanno cambiato aria anche Walker, Joao Felix, Chukwueze e Tammy Abraham. L'unico rimasto è Santiago Gimenez. La formazione andata in campo quella sera era questa:
MILAN (3-4-3): Maignan, Tomori, Gabbia, Pavlovic, Jimenez (62' Joao Felix) Fofana (88' Chukwueze), Reijnders, Theo Hernandez, Pulisic (88' Abraham), Jovic (62' Gimenez), Leao. All: Conceicao.
Il mercato
—Il mercato estivi è stato contraddistinto da numerose operazioni. In entrata sono arrivati vari profili scelti per adattarsi al meglio al gioco di Allegri, ma è sul fronte cessioni che Tare ha inciso. Il rinnovamento non riguarda, ovviamente, solo i nomi. A Milanello è cambiato proprio l'aria, l'atmosfera. Resta però un punto interrogativo: quello legato al campo.
Domenica ci sarà il test contro il Bologna, lo stesso avversario che quattro mesi fa chiuso un 'ciclo', mentre oggi potrebbe aprirne un altro. Solo le partite diranno se questo rinnovamento avrà portato i risultati sperati. Non ci resta che sedere e guardare lo spettacolo.
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