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Milan, occhio alla trappola Garnacho: e se fosse un Joao Felix 2.0?

Fabio Barera
Fabio Barera Redattore 
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Alejandro Garnacho è uno dei nomi accostati al Milan negli ultimi giorni: e se fosse un Joao Felix 2.0? Ecco l'analisi e cosa dicono i numeri

Negli ultimi giorni, al Milan, sono stati accostati diversi profili, e tra questi uno dei più suggestivi è quello di Alejandro Garnacho. Sicuramente l'arrivo di Igli Tare, in vista della prossima sessione di calciomercato, ci farà capire molto della direzione che vorrà prendere il club rossonero. Intanto, però, le voci sull'argentino si sono susseguite e qualche conferma è arrivata. Il talento del Manchester United ha giocato spesso da titolare e quando non lo ha fatto è comunque entrato a gara in corso, per cui non si può nemmeno dire che la sua stagione sia stata deludente.

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Partendo dal suo ruolo, Alejandro Garnacho è un esterno sinistro d'attacco che però di disimpegna bene anche da trequartista, insomma da sottopunta. Il fatto che però al Milan vengano accostati altri profili come Federico Chiesa, fa pensare che il 'sacrificato' sul mercato possa essere Rafael Leao piuttosto che Tijjani Reijnders. In ogni caso, per completezza, ci siamo fatti aiutare dai colleghi di 'Sofascore' per un confronto a tre tra questi tre giocatori. E i numeri vanno in una sola direzione. Per il Diavolo sarebbe meglio tenersi le sue stelle piuttosto che puntare su quella che sarebbe a tutti gli effetti una scommessa.

Partendo dal presupposto che Alejandro Garnacho è quello con più presenze all'attivo in stagione, già a livello di gol e assist parte in svantaggio a livello assoluto rispetto a Rafael Leao, mentre con Tijjani Reijnders la situazione è un po' differente. È vero, aiuta di più i compagni, ma a livello realizzativo parte dietro. A livello di tiri a partita è il migliore, ma la percentuale realizzativa è decisamente minore e anche la conversione delle grandi occasioni è impari rispetto agli altri due. A conti fatti Alejandro Garnacho rischia di essere una grande trappola per il Diavolo, che non deve rischiare di prendere un Joao Felix 2.0. Entrambi hanno una indubbia qualità tecnica, ma queste non basta per imporsi nei grandi club.