Non ne sarà felice Massimiliano Allegri, ma - come ha già detto in conferenza stampa - 'farà quel che si può, con quel che ha'. Musica per le orecchie della società. Anche se Max, per quanto allenatore-aziendalista, avrebbe meritato qualcosa di più. Igli Tare non è stato pienamente in grado di spostare il focus della società dal bilancio al campo, finendo per avallare scelte rischiose. Gli obiettivi, infatti, non sono sembrati mai a fuoco: serviva un bomber d'esperienza e fisico, è arrivata una seconda punta di strappo. Serviva un centrale esperto, in grado di comandare la difesa, ed è arrivato un ragazzo di 19 anni con 3 presenze in Bundesliga. Tanta, troppa confusione. "Non sarà rivoluzione", diceva. Lo è stata.
Il mercato in uscita è TOP
—Il resto lo ha fatto il mercato in uscita: eccellente, certo, ma che ha anche spolpato questa squadra, privandola di valide alternative. I giocatori di movimento sono 19, più due esuberi fuori rosa: Bennacer e Adli. In attacco contiamo solo tre punte (Leao, Nkunku e Gimenez), di cui uno - il messicano - rimasto solo per sua ferma volontà personale. Pulisic è un jolly, ma deve trovare spazio nell'undici titolare a prescindere, quindi non può essere considerato un'alternativa ai tre davanti. In difesa e sulle fasce i ricambi sono ridotti all'osso. Insomma, va tutto bene, ma....facciamoci il segno della croce!
Milan, ecco perchè S-Tare Allegri
—Detto questo, troppe campane stanno suonando a morto. La situazione non è idilliaca, ma neanche così pessima come molti la descrivono. Il centrocampo è tra più forti e completi avuti negli ultimi anni. C'è esperienza, fisicità, qualità e ricambi. Al netto dell'infortunio di Jashari, il Milan ha una mediana che può essere davvero dominante in Serie A. Al pari di Napoli e Inter. Questo fa ben sperare.
L'undici titolare, con una sola partita alla settimana, è buono. Ipotizzando un 4-3-1-2, il Milan potrebbe essere questo: Maignan; Estupinian, Pavlovic, Tomori, Saelemaekers; Rabiot, Modric, Fofana; Pulisic; Leao, Nkunku. Che dite, c'è di peggio, vero?
Quanti più forti del Milan in Serie A?
—E poi...c'è la concorrenza. Quante squadre hanno fatto meglio del Milan sul mercato? E quante sono meglio in generale? L'erba del vicino è sempre più verde, ma siamo sicuri che sia così? La Lazio non ha potuto fare mercato, la Roma non ha mantenuto le promesse fatte a Gasperini, oggi infuriato con Massara e la sua società per il mercato insufficiente. L'Atalanta ha venduto Retegui per 70 milioni e preso Krstovic, Musah e Zalewski. Ha fatto il salto? Difficile. In più, Juric porta con sè molti più dubbi che certezze. E l'inizio stentato della Dea lo dimostra. La Juventus si è rinforzata davanti (David, Openda, Vlahovic, poi rimasto), ma ha speso 40 milioni per Conceicao (quaranta!!!) senza andare a rinforzare centrocampo e difesa, molto molto corti. L'avesse fatto il Milan, sarebbe scoppiato un finimondo. E che dire dell'Inter? Avevano promesso un acquisto da urlo, senza la necessità di cedere i big, ma alla fine è uscito Pavard per Akanji e non è arrivato Lookman. O Konè. O altri. E i 45 milioni offerti? Sono rimasti in tasca. Hai capito Oaktree?? L'avesse fatto Redbird...
Infine, c'è il Napoli, la migliore del lotto, per distacco. De Laurentiis si è intascato 145 milioni tra Kvaratskhelia e Osimhen: non li ha reinvestiti tutti (come spesso accade), ma almeno ha seguito le indicazioni di Antonio Conte. Sarà il campo a dirci se ha speso bene o male, ma lo ha fatto con logica e ambizione, guardando alle lacune della squadra e alle caratteristiche mancanti in rosa. Meret non convince? Ecco Milinkovic-Savic. Serve un centrale? Preso Beukema. Occorre qualità? Dentro De Bruyne. In avanti mancano fantasia e uno contro uno? Lang ha quelle caratteristiche. Serviva una punta di riserva ed è arrivato Lucca. Si è fatto male Lukaku ed è arrivato Hojlund: un centravanti per un centravanti. Tutto molto chiaro, semplice, lineare. Ma qui forse sta la differenza tra un fondo e un imprenditore: uno gestisce, l'altro investe. Uno gioca in difesa, uno in attacco. Quanto ci piacerebbe tornare a giocare all'attacco!
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