L'anno dopo il Milan si cautelò con Bacca acquistato dal Siviglia. L'attaccante colombiano tuttavia nelle due stagioni a Milano ottenne numeri abbastanza positivi (34 gol in 77 presenze). Di sicuro non fece meglio il suo compagno di reparto, Luiz Adriano che segnò 6 reti in 36 presenze. Per ovviare al problema, l'allora dirigenza rossonera pose le speranze su Gianluca Lapadula, acquistato nel 2016 dal Pescara dopo aver trascinato i biancazzurri in Serie A. Per lui 8 gol in 29 presenze.
L'anno successivo, quindi il 2017-2018, il Milan sotto la presidenza Li Yonghong che aveva prelevato il club da Silvio Berlusconi, con il ds Mirabelli e l'ad Fassone rafforzò l'attacco con Andre Silva, considerato da tutti un grande acquisto, ma deluse le aspettative segnando solo 10 reti tra Campionato ed Europa League in 41 presenze, meglio non fece l'altro acquisto Kalinic, 6 reti in 41 presenze. L'unica nota positiva fu il giovane Cutrone che tra questa e la stagione successiva mise a segno 27 gol in 90 presenze. Nel luglio del 2018 dalla Juventus arrivò l'esperto Higuain, ma anche lui salutò dopo mezza stagione deludendo un ambiente che aveva posto in lui la massima fiducia, furono solo 8 le sue reti in 22 presenze. Al suo posto il Diavolo scelte Piatek, attaccante che fino a quel momento aveva fatto bene al Genoa, tuttavia dopo un inizio scoppiettante le sue prestazioni calarono e nel gennaio 202o la sua avventura terminò con un bilancio di 16 reti in 41 presenze.
Milan, la svolta con Ibrahimovic
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Un decisivo cambio di passo lo si ebbe con il ritorno di Ibrahimovic al posto del polacco. Dopo l'avventura con i Los Angeles Galaxy lo svedese sbarcò a Milano dove segno 37 gol in tre anni e mezzo. . Bene fece anche il suo compagno di reparto Olivier Giroud (49 gol in 132 presenze).
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