MILAN-JUVENTUS

Milan-Juventus, forza e debolezze dei bianconeri: l’analisi dell’avversario

Il Milan, attraverso il proprio sito ufficiale, ha pubblicato un focus sulla Juventus. Segreti, forza e debolezze dell'avversario di oggi

Renato Panno

Dusan Vlahovic Juventus

(fonte: acmilan.com)

"È di nuovo big match per il Milan di Pioli: sabato alle 18.00 a San Siro arriva la Juventus, rinvigorita dai successi con Bologna in campionato e Maccabi Haifa in Champions League. La squadra di Allegri, che all'Allianz Stadium contro gli israeliani ha chiuso la pratica con un secco 3-1 e la doppietta di un ritrovato Adrien Rabiot, è in fiducia, e soprattutto determinata ad accorciare la classifica inSerie A, che ora la vede settima a 13 punti, ma solo a -4 dal Diavolo. A proposito di punti, sono proprio quelli in trasferta che mancano ai bianconeri, che nelle ultime cinque partite lontano da casa in campionato hanno pareggiato due volte e perso tre. Un rendimento sicuramente insolito per i bianconeri, che infatti non rimane per più match esterni di fila senza vittorie nel torneo dal periodo tra luglio e ottobre 2020 (tre pareggi e tre sconfitte tra la fine della gestione di Pirlo e l'inizio di quella di Sarri).

Se si parla di singoli allenatori invece, bisogna tornare a 12 anni fa, quando la Juventus di Alberto Zaccheroni registrò – tra marzo e maggio 2010 – cinque ko e un pareggio in sei trasferte consecutive. Strappare i tre punti a San Siro per la squadra di Allegri significherebbe inoltre centrare due vittorie di fila per la prima volta in questo campionato – la più recente risale all'aprile-maggio scorsi (vs Sassuolo e Venezia). Uno sguardo infine va dato ai gol dei bianconeri, in particolare a quelli subiti: la Juventus ha infatti tenuto la porta inviolata in questo campionato ben quattro volte in otto giornate, dopo aver concluso lo scorso torneo con otto gare consecutive con almeno una rete incassata. Le motivazioni sono evidenti e lo spettacolo sembra più scontato che mai.

PALLE INATTIVE E CROSS: LA JUVENTUS È LEADER NEI CALCI PIAZZATI

Otto giornate e cinque gol su palla inattiva: in questa Serie A la Juventus, con il Napoli, primeggia senza dubbio nelle situazioni da fermo. I bianconeri hanno all'attivo una rete dal dischetto, due su punizione diretta, una su punizione indiretta e una su calcio d'angolo (nell'ultimo turno contro il Bologna), che tradotto in percentuale valgono il 42% del totale (5/12), record nella competizione in corso. Le specialità degli uomini di Allegri passano infatti dai calci (ben) piazzati: primi nel torneo per occasioni create da fermo sono Cuadrado (cinque), Paredes e Miretti (tre); primi invece per cross completati (corner inclusi) Kostić (nove) e Cuadrado (otto).

Non a caso infatti, includendo i calci d'angolo, solamente il Napoli e l'Udinese (entrambe cinque) hanno realizzato più reti su sviluppi di cross rispetto alla Juventus (quattro). Una caratteristica che potrebbe valere doppio nel confronto di sabato, perché al contrario, nessuna formazione ne ha subiti più del Milan in questo modo nella competizione (quattro come Inter e Verona).

MILIK TERZO PER MEDIA GOL, VLAHOVIĆ-KOSTIĆ INTESA LETALE

Sabato a San Siro, per i difensori del Milan, si prospettano 90' delicati. Contro le offensive bianconere sono imprescindibili la massima attenzione e nessuna sbavatura. Di pericoli ce ne sono diversi per Tomori e compagni, ma una menzione speciale la meritano in tre: Milik, Vlahović e Kostić. Il polacco si presenta al big match con un paio di dati non irrilevanti: il primo riguarda la media minuti/gol in questo campionato tra chi ne ha già messi a referto almeno due. In questa speciale classifica il bianconero è terzo (uno ogni 78 minuti) alle spalle dell'avversario di giornata Rebić (uno ogni 49) e di Beto (uno ogni 66). Il secondo invece si riferisce proprio a Milik contro il Milan: le sue prime due reti in A le ha realizzate proprio al Diavolo (doppietta con la maglia del Napoli il 27 agosto 2016), avversaria contro cui non ha mai perso (2V, 3N).

Secondo nome, non certo per importanza a livello di pericolosità, quello di Dušan Vlahović. Vero è che solo al Mapei Stadium di Reggio Emilia (quattro) il serbo ha giocato più partite in Serie A senza mai segnare rispetto a San Siro (tre) e che ha rimediato tre ko in tre presenze in questo stadio nella competizione; ma è altrettanto vero che 5 dei 12 gol segnati dalla Juventus in questo campionato portano la sua firma, arrivata inoltre nella gara di Champions con il Maccabi. Cinque reti per il classe 2000, che sembra aver trovato equilibrio con Milik nel canonico 4-4-2 di Allegri, e che invece si trova già a perfezione con Kostić. A certificare l'intesa ci sono i numeri: i due hanno messo lo zampino in otto delle 12 marcature dei bianconeri in questo campionato: cinque gol per Dušan Vlahović, due assist e una rete per l'ex Eintracht (propiziata proprio dal passaggio del connazionale con la maglia numero 9)". Milan, Leao vuole battere un record di Kakà: ecco quale

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