Secondo quanto ci risulta, il Milan vuole puntare fortemente su un nucleo italiano (LEGGI QUI LA NOSTRA ANTICIPAZIONE) a partire dalla prossima stagione. Il profilo del nuovo allenatore sembra già chiaro: esperto e appunto italiano. Per questo i candidati sono pochi. Via Fabregas (spagnolo), Italiano e Palladino, tecnici ancora emergenti. Da escludere anche Gasperini, che potrebbe lasciare l'Atalanta: l'allenatore sarebbe ritenuto troppo simile a Conceicao per quanto riguarda la gestione di 'petto' dello spogliatoio. Il profilo del tecnico per il futuro del Milan è 'giochista' e gestore. Nella lista restano quindi tre allenatori: Allegri, Ancelotti e Sarri. Ancelotti sarebbe l'ideale, ma la porta sarebbe chiusa e al momento è solo una suggestione.
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Restano Sarri, profilo più 'giochista' e Allegri, molto più gestore. La rosa è questa. Da qui potrebbe cambiare anche la scelta del direttore sportivo: il Milan, se dovesse scegliere uno tra i due candidati sopracitati, difficilmente sceglierà Tare (profilo che non ha un grande rapporto con Sarri), ma potrebbe tendere verso Paratici, che ha anche un ottimo rapporto con Allegri. Da che era un nome freddo all'inizio, quasi da escludere, oggi, da quello che si percepisce è in risalita e può tornare in auge. Il processo decisionale del Milan potrebbe quindi partire prima dall'allenatore per poi influenzare anche la scelta del DS. Furlani rimarrà amministratore delegato del club, con il direttore sportivo concentrato sulle scelte di campo e Moncada più sullo scouting, magari aiutando anche il Milan Futuro, dove restare al comando Kirovski.
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