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Milan, Camarda out e Verratti in? Mercato, nome a sorpresa. Feeling Pulisic-Gimenez. E Musah …

Fabio Barera
Fabio Barera Redattore 

Yunus Musah, centrocampista del Milan e della Nazionale degli Stati Uniti d'America, ha parlato - in esclusiva a 'Goal' dal ritiro degli U.S.A. in vista della semifinale della CONCACAF Nations League contro Panama. Ecco, qui di seguito, uno stralcio delle sue dichiarazioni.

"Quando giochi nel Milan, ti aspetti di avere questa pressione", ha proseguito Musah. "È un privilegio perché, in fin dei conti, se non fossi un calciatore professionista, non vivrei queste cose. Devi prendere anche gli aspetti positivi e poi, quando le persone ti criticano, dicono cose cattive su di te, ne ho sentite così tante durante la mia carriera che ora non mi turbano affatto. All'inizio, le vedi e le ascolti. Poi, le vedi e ti entrano dentro lo stesso. Impari a ignorare i commenti, ma li vedi comunque. Ti entrano dentro. Dato che la gente mi vede giocare da più tempo, non è più così paziente. Quando giochi da più tempo, devi essere migliore. Lo capisco. Lo capisco, di sicuro".

"Devo solo avere più calma perché, in allenamento, riesco a fare assist, a segnare", ha rivelato il numero 80 rossonero. "Nelle partite mi sento sotto pressione perché non segno da tanto tempo. Quando mi trovo in quella situazione, è davvero difficile per me mantenere la calma. Devo lavorare sulla capacità di concentrazione. Ci sto lavorando! Se Dio vuole, riuscirò a segnare, non preoccupatevi. Cerco solo di migliorare giorno dopo giorno le parti del mio gioco che mancano. Ovviamente ho bisogno di segnare e di fare assist. Sono convinto che con il lavoro arriverà".