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Massimiliano Allegri (allenatore AC Milan), qui durante Milan-Cremonese 1-2 (Serie A 2025-2026) | News (Getty Images)
'In qualche modo, faremo'. La chiusa della conferenza stampa pre-Lecce di Massimiliano Allegri fotografa perfettamente lo sconforto e il disagio dell'allenatore rossonero di fronte a una gestione del mercato alquanto lacunosa, se non disastrosa. Costretto a convocare ragazzini del Milan Futuro per la trasferta salentina, Allegri avrà a disposizione appena 15 uomini di movimento per la seconda giornata di campionato. 15 giocatori di cui uno già venduto al Fulham (Chukwueze) e due sul mercato: Musah (prima in direzione Atalanta, poi stoppato per l'infortunio di Jashari) e Santiago Gimenez, nonostante le smentite. Come si fa a ridursi così?
E fortuna che il focus era sul campo, sulla parte sportiva e i risultati! Il Milan farà fatica ad arriva a 11 per scendere in campo, ma poco importa. La porta del supermercato rimane aperta fino all'ultimo, e per tutti, nessuno (o quasi) escluso. Sembra di essere al mercato delle vacche. Come si è arrivati a questo punto? Eppure Igli Tare aveva promesso: "Non sarà una rivoluzione". Eccola qua. E chissenefrega, verrebbe da dire dopo un ottavo posto. L'importante è che per un partente ce ne fosse uno in entrata, magari più forte. Questo imporrebbe la logica di una squadra ambiziosa. E invece no. La rosa è sempre più ridotta all'osso e il tempo per acquistare sempre di meno. Restiamo aggrappati alle occasioni, se ce ne saranno, se le prenderanno, se le azzeccheranno. Tanti SE
Ora verrà ceduto anche Alex Jimenez, al primo anno in cui finalmente era diventato eleggibile come giovane cresciuto nella cantera del Milan. Cosa rara. Ma il sostituto? Non se ne parla. Zero idee. Speriamo in qualche guizzo di mercato. E speriamo ci sia la volontà di intervenire. Con un senso logico, magari. Perché l'allenatore chiede giocatori con determinate caratteristiche e poi ne arrivano altri, completamente diversi. Un po' come quando la moglie manda a fare la spesa il marito. Non sai mai con cosa potrà tornare a casa. Ammettiamolo, è capitato a tutti.
E quindi? Quindi niente. Dopo la prima, umiliante sconfitta stagionale, in casa, con la Cremonese, ci aggrapperemo di nuovo alla speranza, alla nostra fede rossonera e alla buona stella di Allegri. Facciamoci il segno della croce. 'In qualche modo, faremo'. Povero Max, ma dove sei finito?
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