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Ieri Allegri, oggi Sarri, domani? Milan, qualcuno dica che il tecnico è Conceicao

Ieri Allegri, oggi Sarri, domani? Milan, qualcuno dica che il tecnico è Conceicao
Il Milan si prepara a questo finale di stagione ma non smettono di diffondersi voci sulla panchina rossonera e su Sergio Conceicao
Francesco Aliperta Redattore 

Neanche qualche giorno fa si parlava di Massimiliano Allegri, dei giocatori richiesti, del possibile modulo e degli obiettivi da raggiungere. Oggi, invece, si parla di Maurizio Sarri, tecnico già accostato ai rossoneri e spuntato di nuovo in vista dell'estate. Ma non solo, poiché sulla lista c'è anche Vincenzo Italiano, allenatore che, tra l'altro, il Milan dovrà affrontare nella finale di Coppa Italia contro il Bologna. Tanti nomi, non osiamo neanche aggiungere quelli scritti in passato, e tanta confusione per una panchina che, se qualcuno non lo sapesse, è attualmente occupata da Sergio Conceicao.

Milan, ancora voci sulla panchina. Conceicao e un finale di stagione pieno di rumors

Sembra assurdo, ma è così. Il tecnico portoghese sta ancora guidando i rossoneri, sta ancora allenando il gruppo di Leao e compagni. L'ex allenatore del Porto sta ancora limando una formazione che sembra aver trovato una quadra, ha già alzato un trofeo, la Supercoppa, e punta ad alzarne un altro nel giro di neanche 6 mesi. Sembra assurdo, lo ripetiamo, ma è così. In questi casi, forse, servirebbe un po' più di rispetto per un uomo arrivato a Milanello a fine dicembre e che ha giocato la sua prima partita neanche in Italia, ma in Arabia Saudita. Servirebbe un po' più di considerazione per un uomo che ha dovuto far fronte a una situazione complicata che non riguardava, e non riguarda ancora, solo il campo.


Al netto di risultati deludenti e di alcune prestazioni negative, Conceicao è ancora l'allenatore del Milan e qualcuno, nel club rossonero, dovrebbe farlo presente. Ci ha provato Geoffrey Moncada, ribadendo che la società è soddisfatta del lavoro svolto finora, ma anche in questo caso si presenta la solita lacuna comunicativa del Milan. Servirebbe poco, basterebbe mettere un punto almeno fino a giugno. Poi, tutti verranno valutati e si prenderanno le decisioni migliori, ma intanto il Milan si sta giocando un posto in Europa e il secondo trofeo nell'arco della stagione peggiore degli ultimi anni, una cosa che, se qualcuno lo avesse dimenticato, non accade da ben 18 anni.