Il futuro di San Siro
—Altro nodo centrale dell’incontro è stato il futuro dello stadio di San Siro. In attesa della conclusione del bando, prevista per la fine di aprile, si è parlato della possibilità di riqualificare l’area del Meazza, anche con attività commerciali. In tal caso, la Regione sarebbe coinvolta nei processi autorizzativi. È per questo che si punta ad avviare una conferenza dei servizi che coinvolga Comune e Regione, per costruire un percorso condiviso. Un primo segnale di collaborazione che potrebbe rivelarsi decisivo per sciogliere il rebus San Siro, ancora senza una direzione definitiva tra abbattimento, restyling e nuovi progetti.
Oltre a Olimpiadi e stadio, è emerso anche il tema del completamento della Biblioteca Europea, simbolo della visione culturale internazionale della città, e quello legato alla Fondazione Fiera, scossa dall’indagine che coinvolge il presidente Enrico Pazzali per presunti dossieraggi legati alla società Equalize. Un fronte spinoso, che tocca entrambi gli amministratori, seppur in modi diversi.
Curiosamente, durante l’incontro non si è riusciti a trattare la questione dei cantieri sequestrati dalla Procura, causa di rallentamenti e preoccupazioni diffuse. “Non c’è stato il tempo materiale per affrontare il tema”, spiegano fonti istituzionali, anche se Sala e Fontana assicurano di avere a cuore il problema e di volerlo affrontare nel prossimo incontro.
Proprio quest’ultimo è già in programma e si concentrerà soprattutto su due temi molto sentiti dai cittadini: case popolari e urbanistica, settori chiave per lo sviluppo di una Milano sempre più complessa e in evoluzione.
Nonostante le differenze ideologiche, il clima tra Regione e Comune sembra distendersi: il dialogo è aperto e, viste le sfide all’orizzonte, sarà fondamentale mantenerlo costruttivo.
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