Si arriverà, quindi, a dama sul filo di lana. Cosa che, comunque, a quanto pare i due club avevano già messo in conto. Dalle informazioni in possesso della 'rosea', emerge come questo rallentamento, però, non sia imputabile né al Comune di Milano né, tanto meno, ai due club meneghini. Il nodo è quello dei tempi tecnici per ottenere le garanzie finanziarie. Per la firma ufficiale, infatti, è necessario che, prima, nelle casse del Comune arrivino i capitali da parte degli istituti di credito coinvolti nell'operazione.
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In tutto, tra prima tranche per il prezzo di acquisto (IVA inclusa) e una quota dei debiti pregressi di Milan e Inter verso Palazzo Marino - di una cifra stimata intorno ai 100 milioni di euro. Nel frattempo, vari Comitati di cittadini contrari al progetto del nuovo stadio dei rossoneri e dei nerazzurri a San Siro si sono rivolti al Consiglio Nazionale del Notariato a Roma chiedendo di bloccare tutto. Nell’esposto si sostiene, tra le altre cose, che la data di inizio del vincolo storico dopo 70 anni sarebbe incerta e che la vendita dell’impianto causerebbe un danno erariale.
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