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Ordine: “Milan, crisi irreversibile. E chi ha scelto i colori della maglia?”

Fabio Barera Redattore 
Il giornalista Franco Ordine ha stilato un lungo ed interessante editoriale, soffermandosi in modo particolare sul Milan

Il giornalista Franco Ordine ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne del quotidiano 'Il Giornale', soffermandosi in modo particolare sulla situazione del Milan, a 48 ore dalla sconfitta pesante contro la Lazio. Ecco, dunque, il suo pensiero.

Milan, Ordine parla di crisi senza ritorno: poi l'annosa polemica sulla quarta maglia

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"La crisi irreversibile nella quale si è avvitato il Milan non ha spiegazioni complicate. E, quanto alle responsabilità, la dichiarazione pubblica di Giorgio Furlani («siamo tutti colpevoli a cominciare da me»), declinata davanti alle telecamere domenica sera prima della sfida con la Lazio, non ha bisogno di particolari distinguo. È così e basta. Piuttosto aver smentito, come poi puntualmente verificato dopo la sconfitta maturata in pieno recupero, contrasti tra l'ad e Ibra e la sfiducia nel lavoro di Conceiçao, deve produrre da qui alle prossime settimane interventi".

"E scelte capaci di cementare l'ambiente. Narrato invece, specie all'esterno e con il concorso tossico dei social, diviso in fazioni e non solo a livello di spogliatoio. A questo punto, con il nono posto in classifica e a disposizione solo il doppio derby di semifinale in coppa Italia, non c'è nessuna possibilità di riguadagnare la zona Champions. C'è invece il concreto rischio di scivolare ancora più in basso".

"Frattura velenosa con la tifoseria organizzata"

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"E d'altro canto la frattura, velenosa, tra la tifoseria organizzata - solitamente la spinta straordinaria nelle partite domestiche - ha prodotto un effetto vizioso sulla fragilità emotiva del gruppo, già segnalata in occasione delle ultime partite del ciclo targato Stefano Pioli. Domenica notte, con mezzo stadio svuotato per protesta, e i cori polemici destinati soltanto all'indirizzo della proprietà, il Milan ha perso la sfida con la Lazio prima di cominciare. A dare pubblica conferma alla tesi sono intervenute le parole spese da Conceiçao nella notte. «C'era un ambiente strano, le scarpe erano bollenti». La descrizione psicologica dello spogliatoio, pallido e poco reattivo anche per la mancanza di leader carismatici, capaci di andare incontro alla tempesta e alla contestazione senza perdere l'orientamento calcistico".


"A ulteriore prova è arrivato il post di ieri mattina pubblicato da Rafa Leao con una foto del gruppo di rossoneri e sotto la scritta: «Siamo noi contro tutto e contro tutti». Per capire l'importanza della questione basta riflettere su ciò che è avvenuto a Roma dopo l'avvento di Ranieri, riconosciuto come un padre della patria. Ha risanato la frattura col pubblico e portato serenità a Trigoria dove si registrava con Juric allenatore successore di De Rossi- lo stesso clima di Milanello".

Milan, Ordine: "La scelta del DS deve essere tempestiva e resa pubblica ..."

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"Infine c'è una questione più profonda che riguarda il potenziamento della struttura manageriale del Milan. E che ha come passaggio obbligato la scelta di un ds, finalmente. Mai arruolato dopo l'addio di Maldini e di Massara. Da giorni siti e cronisti specializzati rilanciano lo strano scenario di un casting cominciato con tre profili sotto esame. Berta, uscito dall'Atletico Madrid e diretto all'Arsenal. Paratici ex Juve e Igle Tare, già alla Lazio e contattato dallo stesso Paolo Maldini declinando l'invito essendo sotto contratto all'epoca con Lotito".

"Certe scelte devono essere tempestive e diventare pubbliche quando il lavoro di preparazione è stato completato. Nel frattempo le linee guida del futuro in materia di contratti rinnovati sono diventate ufficiali. Con la firma di Reijnders con scadenza 2030 e stipendio che passa a 3 milioni netti più bonus. Infine la maglia indossata domenica sera. Ma chi ha scelto quei colori che richiamavano il Portogallo invece che il club storico di Milano, si è reso conto dell'errore commesso?". LEGGI ANCHE: Milan, dal DS alle cessioni importanti: inizia la rivoluzione rossonera?>>>