Sul Milan:"Il Milan è terzo e non certo per gli exploit di Gimenez (ancora a secco), unico attaccante centrale classico della rosa. Gian Piero Gasperini e Max Allegri stanno facendo un ottimo lavoro nel nascondere questa lacunache a volte, proprio per la delicatezza e l’incidenza del ruolo sui risultati, si trasforma in rimpianto o in argomento di discussione con i dirigenti: i giallorossi hanno perso con il Torino schierando Dybala falso nove e non ricavando nulla dall’ingresso nella ripresa di Ferguson; i rossoneri hanno lasciato per strada sette punti con Cremonese, Pisa e Parma, partite nelle quali un centravanti “caldo” è la migliore polizza".
Sulla Roma:"Le soluzioni scelte da Gasperini e Allegri sono differentie in linea con le rispettive idee tattiche e con il percorso di crescita delle squadre. Gasp ha inizialmente costruito l’ottima classifica sull’impenetrabilità difensiva e facendosi bastare il golletto che in qualche modo veniva fuori. Adesso il tecnico giallorosso sta giustamente sfruttando la situazione per accelerare il processo di apprendimento delle sue nozioni offensive".
Su Gasperini:"Abituato da sempre a portare tanti uomini in avanti e a segnare con difensori e centrocampisti, Gasperini sta chiedendo alla Roma di fidarsi di lui e di accettare un’eventuale ripartenza avversaria in parità numerica pur di riempire la trequarti e di avere tante opzioni negli ultimi venti metri. Emblematico il gol di Celik all’Udinese, dopo uno scambio con Mancini dentro l’area bianconera".
Milan, le parole di Olivero su Allegri
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Su Allegri:"Allegri, invece, è meno schematico e sta puntando sul movimento costante dei giocatori offensivi e sulle verticalizzazioni rapide quando si apre un varco. In questo modo il tecnico riesce a esaltare la capacità di Modric di congelare il pallone e di servirlo al momento giusto e a sfruttare la bravura conclamata di Pulisic e quella ancora un po’ intermittente di Leao nel presentarsi all’improvviso in zona tiro. Se i centravanti non segnano, è necessario che i compagni si dividano il compito. La Roma ha mandato sette giocatori (oltre a Dovbyk) sul tabellino dei marcatori, il Milan è arrivato a nove".
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