'Tuttosport' oggi in edicola, parlando del Milan, ha evidenziato come, prima di scegliere il nuovo allenatore per la stagione 2025-2026 (inverosimile che resti Sérgio Conceição in panchina), il club rossonero dovrà prima passare dalla nomina del direttore sportivo.
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Milan, Tare sempre più vicino. Corsa a due per la panchina. Sul rinnovo di Theo Hernandez…
Igli Tare, ex Lazio, è - ad oggi - il candidato in pole position per ricoprire quell'incarico, benché non sia l'unico. Il gradimento di Giorgio Furlani, CEO della società di Via Aldo Rossi, per Tony D'Amico dell'Atalanta, infatti, non si è ancora sopito del tutto. Anche se, va detto, puntare su un DS sotto contratto allungherebbe ulteriormente i tempi per la programmazione dell'anno venturo.
Tare era il profilo che, già nell'incontro di febbraio a Londra, aveva convinto il proprietario Gerry Cardinale e il suo Senior Advisor, Zlatan Ibrahimović. Un colloquio a cui Furlani non era presente. Quindi, una volta preso in mano le redini della situazione, l'amministratore delegato è ripartito con la ricerca: sfumato Fabio Paratici, è tornato su Tare.
Prima con colloqui telefonici, poi con un incontro di persona a Roma due giorni fa. Dalla scelta del DS, a cascata, dipenderà quella del nuovo allenatore del Milan e, per 'Tuttosport', i nomi più caldi - sempre ad oggi - sono due. Il primo è quello di Massimiliano Allegri, libero sul mercato. Potrebbe ritornare in rossonero dopo oltre dieci anni, dopo la sua prima esperienza (2010-2014) in cui vinse uno Scudetto e una Supercoppa Italiana.
Il secondo è quello di Vincenzo Italiano, attuale tecnico del Bologna: Tare, che lo stima molto, lo avrebbe voluto portare già alla Lazio. L'ex Spezia e Fiorentina sembra aver raggiunto quel grado di maturazione che lo potrebbe portare a occupare una panchina importante come quella del Milan. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA
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