RASSEGNA STAMPA

Milan, Tare sempre più vicino. Corsa a due per la panchina. Sul rinnovo di Theo Hernandez…

Francesco Aliperta Redattore 

'Tuttosport' oggi in edicola, parlando del Milan, ha evidenziato come, prima di scegliere il nuovo allenatore per la stagione 2025-2026 (inverosimile che resti Sérgio Conceição in panchina), il club rossonero dovrà prima passare dalla nomina del direttore sportivo.

Igli Tare, ex Lazio, è - ad oggi - il candidato in pole position per ricoprire quell'incarico, benché non sia l'unico. Il gradimento di Giorgio FurlaniCEO della società di Via Aldo Rossi, per Tony D'Amico dell'Atalanta, infatti, non si è ancora sopito del tutto. Anche se, va detto, puntare su un DS sotto contratto allungherebbe ulteriormente i tempi per la programmazione dell'anno venturo.

Tare era il profilo che, già nell'incontro di febbraio a Londra, aveva convinto il proprietario Gerry Cardinale e il suo Senior AdvisorZlatan Ibrahimović. Un colloquio a cui Furlani non era presente. Quindi, una volta preso in mano le redini della situazione, l'amministratore delegato è ripartito con la ricerca: sfumato Fabio Paratici, è tornato su Tare.

Prima con colloqui telefonici, poi con un incontro di persona a Roma due giorni fa. Dalla scelta del DS, a cascata, dipenderà quella del nuovo allenatore del Milan e, per 'Tuttosport', i nomi più caldi - sempre ad oggi - sono due. Il primo è quello di Massimiliano Allegri, libero sul mercato. Potrebbe ritornare in rossonero dopo oltre dieci anni, dopo la sua prima esperienza (2010-2014) in cui vinse uno Scudetto e una Supercoppa Italiana.

Il secondo è quello di Vincenzo Italiano, attuale tecnico del Bologna: Tare, che lo stima molto, lo avrebbe voluto portare già alla Lazio. L'ex Spezia e Fiorentina sembra aver raggiunto quel grado di maturazione che lo potrebbe portare a occupare una panchina importante come quella del Milan. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA