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Matteo Gabbia (difensore AC Milan) con l'arbitro Matteo Marcenaro durante Milan-Bologna 1-0 (Serie A 2025-2026) | News (Getty Images)
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola è tornata su quanto successo domenica sera a 'San Siro', in occasione di Milan-Bologna, partita in cui l'arbitro Matteo Marcenaro della Sezione A.I.A. di Genova (in campo) e il suo collega Michael Fabbri della Sezione A.I.A. di Ravenna (al V.A.R.) hanno compiuto un pasticcio, comunicativo e decisionale, che ha penalizzato i rossoneri di Massimiliano Allegri.
L'accaduto: poco dopo il suo ingresso in campo nel finale, Christopher Nkunku - imbeccato in area piccola del Bologna da Christian Pulisic - si trova a tu per tu con il portiere ospite, Łukasz Skorupski. Il francese è steso da Jhon Lucumí, ma si rialza per andare a prendere il pallone e viene steso anche da Remo Freuler. Per Marcenaro è calcio di rigore. Al V.A.R., però, Fabbri lo richiama e lo invita ad andare a rivedere soltanto il secondo episodio, il contatto Freuler-Nkunku.
A quel punto, dopo 'on field review', Marcenaro revoca il penalty al Milan. Il problema è che, nel contatto immediatamente precedente, quello Lucumí-Nkunku, c'è un fallo evidente che giustificherebbe la concessione del tiro dagli undici metri, con tanto di cartellino rosso per il difensore colombiano del Bologna per chiara occasione da gol. Invece, nulla. Anzi, per le proteste, Massimiliano Allegri, tecnico rossonero, è stato anche espulso.
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Per la 'rosea', ai vertici dell'A.I.A. non è piaciuto il cortocircuito tra Marcenaro e Fabbri e, a quanto pare, avrebbero deciso di fermare entrambi. Fabbri starà lontano dalla Sala V.A.R. di Lissone (MB) per almeno un paio di giornate, con probabile ritorno in campo per arbitrare ripartendo dalla Serie B. Marcenaro, invece, dovrebbe essere fermato per un turno.
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