L'inizio dell'avventura al Milan di Samuele Ricci non è stato quello sperato. Dopo un esordio promettente, la panchina
L'inizio dell'avventura rossonera di Samuele Ricci non è stato quello sperato. Dopo un esordio promettente in Coppa Italia, il centrocampista si è ritrovato a lottare per un posto in squadra, vedendo il suo spazio ridursi in modo sempre più drastico. Questa battuta d'arresto ha avuto ripercussioni anche in Nazionale, dove ha perso il posto che aveva conquistato sotto la gestione di Spalletti.
Un investimento oscurato: Ricci e l'inizio difficile al Milan (e in Nazionale)
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Ricci, costato ben 23 milioni di euro più bonus, era stato il primo acquisto estivo del Milan, con l'intenzione di affidargli le chiavi del centrocampo. Tuttavia, i piani sono cambiati rapidamente. L'arrivo di Luka Modric, destinato a fare la mezzala, ha sconvolto le gerarchie. Il campione croato ha espresso il desiderio di giocare da regista, ruolo che l'allenatore Allegri gli ha subito concesso, sfruttando al massimo la sua visione di gioco.
A peggiorare la situazione per Ricci, anche altri due arrivi inaspettati hanno complicato il suo percorso: Jashari, un altro giocatore che Allegri vede meglio nel ruolo di mediano, e il pupillo del tecnico, Adrien Rabiot, che difficilmente finirà in panchina.
Una strada in salita
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Con il Milan escluso dalle coppe europee, non ci sarà la necessità di una vasta rotazione. Questo riduce ulteriormente le possibilità per Ricci di mettersi in mostra. Il centrocampo titolare di Allegri sembra già definito: Modric in regia, Rabiot come mezzala sinistra e uno tra Fofana e Loftus-Cheek a destra.