«D’Amico sicuramente vestirà 'New Balance' l’anno prossimo. Al di là dell’interesse vero o presunto di altri club, lui avrà l’enorme compito anche l’anno prossimo di creare un’ Atalanta competitiva. Noi siamo contenti di lui, lui è contento di noi, e avrà una grande responsabilità. Ci mancano ancora quattro partite e adesso siamo concentrati su questo finale di stagione e andiamo avanti».
La sensazione è che possa restare tutto così com'è adesso
—Parole che, di fatto, gelano il Milan e Furlani, che speravano di poter mettere le mani su D'Amico. C'è la sensazione crescente, secondo 'Tuttosport', che possano aumentare, giorno dopo giorno, le percentuali che l’attuale struttura dirigenziale possa andare avanti così com'è, senza l'assunzione di un DS. Uno scenario che ben si incastra con lo stallo con Igli Tare dopo i colloqui avuti tanto con Furlani quanto - in precedenza - con Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimović.
Tare, ad ogni modo, resta un candidato, così come Giovanni Manna del Napoli. Non andrebbero scartati neanche dirigenti stranieri, anche se, a 'Casa Milan', la convinzione sembra essere che serva un direttore sportivo che conosca il calcio italiano. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, pronti 30 milioni: arriva da Madrid e segna tanto >>>
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