Milan, Paratici vicino a diventare direttore sportivo
—Ancora presto per il nero su bianco. Ancora diversi particolari contrattuali da sistemare nonostante un vertice pomeridiano lungo e ricco di temi. Il profilo, però, del direttore sportivo del Milan è ormai individuato e, pertanto, il 'casting' può dirsi concluso. O, forse, mai iniziato, giacché Paratici è da tempo in cima alla lista delle preferenze e i colloqui, anche faccia a faccia, con Furlani sono stati frequenti. Non ci sono stati approfondimenti simili con Igli Tare e Tony D'Amico.
Furlani ha puntato quindi su una figura 'di peso', per palmarès e gestione di spogliatoi "ingombranti". Paratici, che aveva anche altre richieste, in primis quella del Tottenham, vorrebbe tornare a lavorare in Italia dopo quattro anni. Sempre ammesso che arrivi l'intesa definitiva tra le parti. Per via dei 30 mesi di inibizione per l’inchiesta plusvalenze, che termineranno il 20 luglio, potrebbe inizialmente operare con mansioni ridotte.
Quale futuro per Moncada e Ibra? Seguiranno aggiornamenti
—Una fase in cui il gruppo di lavoro del Milan gli farà da supporto. Con l'eventuale ingresso di Paratici all'interno dell'organigramma societario, in Via Aldo Rossi saranno giocoforza ridiscussi anche gli equilibri interni. Non sono esclusi cambiamenti nell'area sportiva che, oggi, vede in Geoffrey Moncada il riferimento dal punto di vista dell'area tecnica e in Zlatan Ibrahimović un 'consulente' con un raggio d'azione mai chiarito.
Devono essere perfezionati ancora tutti questi punti. Per questo, dopo il summit di ieri, ha chiosato 'La Gazzetta dello Sport', le parti hanno scelto di aggiornarsi senza un accordo definitivo. Difficile, però, prevedere colpi di scena nel finale. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, un altro super affare in vista con il Chelsea >>>
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