"Basti pensare che nelle stesse ore in cui il Ds del Milan formalizzava la proposta alle “aspirine”, il Milan incaricava un suo intermediario di partire per Londra per un confronto diretto con la famiglia di Rasmus Hojlund. Per cercare di strappare quel “sì” del danese che nei giorni precedenti era stato tanto agognato dai meneghini. Questione di strategie, ma anche di sagacia nella pazienza che ha avuto lo stesso Tare nel tessere la sua trama. Ottenendo condizioni di formula ed economiche (prestito con diritto di riscatto a 26 milioni più bonus sino a sfiorare i 30) che parevano come una totale utopia nei primi approcci esplorativi con il Bayer Leverkusen".
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