"Il Bologna colma un ritardo di 23 anni (marzo 2002 il precedente successo domestico) e vince convincendo per la forza del suo gioco e anche l’abilità sotto porta dei suoi attaccanti migliori, Castro prima e poi Ndoye. Conceiçao sceglie come al solito Joao Felix con Pulisic in panchina, costretto poi dal contributo ridotto a zero del suo pupillo, a cambiare intorno all’ora di gioco. Lo schema costringe Reijnders a giocare dietro invece di presentarsi là dove può marcare la differenza. Poi c’è un deficit fisico e di gioco del gruppo rossonero che non si può nascondere. Come diventa ormai ridotta praticamente a zero la fiducia nei confronti di tecnico e squadra. La curva rossonera se la prende come al solito con Cardinale".
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