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Maldini-Milan, una storia infinita: l’ex capitano ha preso il comando

Paolo Maldini, direttore tecnico AC Milan

Paolo Maldini, dirigente del Milan, in circa tre mesi ha rivoluzionato l'area tecnica del Milan: tanti i cambiamenti in questi ultimi tre mesi

Salvatore Cantone

ULTIME MILAN - 31 maggio 2011. Paolo Maldini, dopo la vittoria al Franchi con la Fiorentina per 0-2 (reti di Kakà e Pato), lascia il calcio giocato e di conseguenza maglia del Milan. È la fine di una storia unica, irripetibile, iniziata il 20 gennaio 1985 che ha portato l'ex difensore a conquistare sette scudetti, una Coppa Italia, cinque Supercoppe italiane, cinque Champions League e tanto altro ancora.

Insomma, Maldini e il Milan sono una cosa sola. E proprio per questo in tanti si aspettavano un suo rientro in società in veste di dirigente, che però non è mai arrivato. Successivamente, però, le cose sono cambiate: l'ex capitano ha deciso di accettare la proposta di Elliott, e esattamente 7 anni dopo il suo ultimo match, è tornato ufficialmente in società. Maldini ha imparato molto nella scorsa stagione da Leonardo, ma l'addio del brasiliano, anticipato in assoluta anteprima da Pianetamilan,it, ha cambiato completamente le carte in tavola.

Paolo, così come quel 20 gennaio 1985 a Udine, ha bruciato le tappe, ritrovandosi di fatto il direttore dell'area tecnica. Le responsabilità sono ovviamente diventate maggiori, ma il dirigente in questi tre mesi ha dimostrato di svolgere il nuovo ruolo con tanto entusiasmo, rivoluzionando il Milan nel giro di poco tempo. L'arrivo  più importante è stato sicuramente quello di Zvonimir Boban, che ha lasciato la Fifa (ricopriva la carica di vicesegretario generale) per diventare il nuovo Chief Football Officer del club. Alla squadra si è aggiunto anche Frederic Massara, che ha portato competenza e esperienza.

Dunque questo appena concluso è stato il primo mercato orchestrato da Maldini, che ha acquistato sei giocatori: Rafael Leao, Theo Hernandez, Ismael Bennacer, Leo Duarte, Rade Krunic, Ante Rebic. In più va aggiunta ovviamente la scelta di Marco Giampaolo come nuovo allenatore.  Certo, il giudizio come sempre verrà dato dal campo, ma considerando i problemi con l'Uefa relativi al Fair Play Finanzario, il Milan ha operato nel migliore dei modi, cercando di fare necessità virtù e di acquistare giocatori in linea con le direttive di Elliott: giovani di prospettiva per accrescere il valore patrimoniale della società. Insomma, la storia tra il Milan e Maldini continua, con la speranza che il dirigente possa portare nuovamente la squadra ai vertici del calcio europeo e mondiale. Forse l'emozione non sarà mai paragonabile a una Champions League alzata al cielo da capitano, ma siamo sicuri che la soddisfazione sarebbe la stessa. Sognare non costa nulla...  Intanto il Milan pensa già al mercato di gennaio: si segue un grande calciatore, continua a leggere >>>

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