Se c'è stata la chiamata di Allegri: "Quando è finita la stagione scorsa, abbiamo saputo che Allegri era il nuovo mistre e mi ha chiamato e mi ha detto che la sua intenzione era di tenermi in questo gruppo. Vedendo un allenatore così, per me era chiara la decisione di stare qua con lui: avere la fiducia di un allenatore come Allegri è una cosa bella e gli ho subito detto che ero a disposizione"
Se oggi è più maturo: "Da quando sono tornato qua e nei due anni passati nelle altre squadre, ho sentito di essere maturato anche fuori dal campo: ho cambiato tante cose anche di fare le cose nella mia vita personale. Tutte queste cose hanno portato a una crescita mia. Da quando sono tornato a Milanello, ho sentito che avevo un altro ruolo in campo e nello spogliatoio. Anche se sono stato via due anni, sono uno dei vecchi dello spogliatoio: c'è ancora Mike Maignan, Gabbia... Ho preso questo ruolo del giocatore che capisce veramente la storia del Milan, cosa vuol dire indossare la maglia: provo a trasmettere questo ai nuovi e ai giovani. Una crescita c'è stata e anche per quello le cose si vedono di più nel campo"
Se c'è qualche analogia con l'anno dello scudetto: "Penso che una cosa che c'è in comune è il fatto che prendiamo partita dopo partita: lavoriamo ogni settimana, resettiamo dopo ogni partita sia che sia buona o un po' meno bella. Ripartiamo da basi nuove ogni settimana: questa è una cosa in comune con l'anno dello Scudetto. È una cosa molto importante, fare reset permette di non esaltarci troppo e non buttarsi sotto terra: rimaniamo qua con una mentalità giusta"
Se vuole rimanere al Milan a vita: "Penso che non posso nascondere il mio amore per il Milan, ovviamente a oggi la cosa che devo fare è dare il massimo sul campo. Poi sarà la società a decidere se mi vogliono tenere. Fin quando indosserò questa maglia darò il massimo in ogni partita"
Sul rapporto con i tifosi: "È bello avere a San Siro un coro per me quando esco e passo davanti alla Curva: è un sogno da bambino. Io lo apprezzo molto, ringrazio i tifosi e continuo a lavorare forte"
Su quanti gol gli ha chiesto Allegri: "Il mister mi chiede di fare il mio lavoro al massimo, di aiutare i miei compagni: non mette pressione sulle statistiche. Sa che uno che dà il massimo, aiuterà gli altri a fare gol e a fare spazio agli altri. Non c'è la pressione di fare gol, che sia io o altri giocatori. Siamo qua per lavorare forte, ascoltare quello che il mister ci chiede per il weekend: il resto è sempre bonus"
Sul match contro il Parma in trasferta: "Sarà una partita molto difficile. Sappiamo che il Parma non è mai una squadra facile in trasferta. Dovremo essere prontin mentalmente e fisicamente, andare lì e lottare fino alla fine"
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202503/322681e1ce99422e9df9d0a483e577f9.jpg)
/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202511/f0df75682269c357ff417a5002260904.jpg)