Andrea Abodi, Ministro dello Sport, ha preso una posizione forte sul caso Kean, vittima di insulti razzisti sui social
Andrea Abodi, Ministro dello Sport, ha preso una posizione forte sul caso Moise Kean, vittima di insulti razzisti sui social dopo la partita tra Inter e Fiorentina. Intervistato da Agorà su Rai 3, Abodi ha sottolineato l’importanza di intervenire su più fronti per combattere il razzismo e proteggere i calciatori dalle discriminazioni online.
“Bisogna lavorare su più piani”, ha dichiarato Abodi, “In primo luogo, l’intervento deve essere tempestivo, poi è necessario contrastare i leoni da tastiera, che sono vigliacchi ignoranti che si nascondono dietro uno schermo. Il web non può essere una terra di nessuno. Infine, la scuola ha un ruolo fondamentale, con insegnanti e maestri che devono portare avanti un lavoro educativo che spesso manca nelle famiglie.”
Il Ministro ha anche raccontato un’esperienza personale, riflettendo sul comportamento dei genitori durante le partite: “Accompagno i miei figli a vedere le partite e a volte sento di tutto, anche nei confronti degli arbitri. Non sempre le famiglie svolgono un ruolo educativo, e questo è un aspetto che va affrontato.”
Moise Kean, intanto, ha ripostato sul suo profilo Instagram gli insulti razzisti ricevuti sui social dopo la partita di ieri. Con un messaggio forte, il calciatore ha scritto: “Ancora, nel 2025”, denunciando l’assurdità di episodi del genere. Gli insulti erano di stampo razzista, ma Kean ha scelto di non riportarli.