Su Massimiliano Allegri valore aggiunto per il Milan: «È un vincente e mi piacciono la sua personalità, come allena, la passione che ha per il calcio e la sua ambizione. Dà sempre tutto e mi rivedo nel suo modo di pensare. Fuori dal campo poi è sempre molto positivo, fa delle battute e ci fa stare tranquilli».
Sul suo rapporto con Allegri: «Nel 2019 ho scelto la Juventus per lui. Lo avevo incontrato mesi prima della fine della stagione e mi era subito piaciuto. Quando sono arrivato a Torino, però, lui non c’era più. Quando è tornato nel 2021 abbiamo creato un bel rapporto».
Rabiot sul suo arrivo al Milan a fine agosto: «Il Milan mi voleva anche lo scorso anno: ero svincolato e abbiamo parlato. Con me la squadra sarebbe arrivata più in alto rispetto all’ottavo posto? Non lo so, ma visto quello che stiamo facendo adesso, dico che sono arrivato a Milanello al momento giusto. Il club rossonero mi ha cercato anche a luglio, ma allora era difficile per me andarmene dal Marsiglia. Dopo che è successa quella cosa altre società italiane mi hanno contattato, ma io sapevo cosa volevo. A inizio mercato Allegri mi aveva detto: “Vediamo cosa succede” e qualcosa è successo davvero. Non so come fa, ma prevede anche ... il futuro (ride, n.d.r.)».
Tra il 'Cavallo Pazzo' di Allegri, il 'Monsieur' del suo vice Marco Landucci e 'Il Duca' come lo chiamano in Francia e a Torino, quale soprannome preferisce: «A Parigi ero “Le Duc” e a Torino sono diventato “Il Duca”. “Cavallo Pazzo” mi piace e mi rappresenta: quando in campo parto ... Per Landucci sono “Monsieur”dai tempi della Juve: suona bene».
Sulle parole di Allegri, che dice che lo trova migliorato: «Mi sento più leader e più maturo, ma non sono al top: finché giocherò, cercherò di crescere sempre. La scorsa stagione, per esempio, è stata importante per me e credo di aver fatto altri progressi. Lo stesso in questi mesi al Milan: curo i dettagli, studio con attenzione i video degli avversari e anche i miei. E quando vedo nelle immagini che faccio una cosa giusta che magari in precedenza non facevo ... sono molto soddisfatto».
Milan, Rabiot: "In campo do sempre il massimo e gli altri lo sentono"
—Sul gol che ancora gli manca: «Se mi sblocco sabato contro la Lazio? Lo spero. Vorrei segnare il prima possibile sia a 'San Siro' sia fuori casa. Mi piace far gol o servire assist, ma il mio ruolo principale però non è questo: io devo aiutare la squadra con corsa, contrasti, consigli ed esperienza. Se continuiamo a vincere e non faccio gol, va bene lo stesso».
Rabiot sui numeri che parlano di un Milan quasi sempre vittorioso e quasi imperforabile con lui in campo: «Magari i compagni hanno più fiducia e a livello mentale trasmetto loro sicurezza. Cerco di parlare molto, soprattutto nei momenti più difficili della gara, per tenere tutti concentrati. Do sempre il massimo e gli altri lo sentono. Con me è tutto più facile! (sorride, n.d.r.)».
Sull'infortunio al polpaccio e il 'pressing' di Allegri per farlo rientrare prima: «Mi chiedeva tre-quattro volte al giorno quando tornavo, ma sapeva che l’infortunio era importante e voleva che giocassi solo quando ero pronto. Avere un allenatore che ti parla spesso, anche quando non sei disponibile, ti aiuta a stare concentrato sull’obiettivo. Pure in questo Allegri è super».
Sulle sensazioni che gli ha lasciato il derby di Milano: «Felicità perché è una partita speciale per il Milan e i milanisti. È stato bello vincere il mio primo derby a 'San Siro' e sono orgoglioso di come abbiamo giocato. Questi tre punti ci danno ulteriore fiducia».
Sullo Scudetto: «Presto per parlarne. Pensare allo Scudetto non serve: cerchiamo di vincere ogni partita e di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Più passano le settimane e più vediamo che il gruppo ha qualità e mentalità giuste. Senza infortuni, speriamo di essere a febbraio-marzo nella posizione per giocarci le nostre chance».
"Spero che Maignan rinnovi e resti. Lui ama la maglia rossonera"
—Su Mike Maignan: «Domenica è stato eccezionale. Se spero che rinnovi il contratto e resti in rossonero. Si, ovviamente lo spero come lo sperano tutti al Milan. Maignan è un portiere straordinario e non ce ne sono tanti al mondo forti come lui. Per noi è un giocatore determinante e poi Mike ama la maglia rossonera. Non entro nella trattativa tra lui e la dirigenza, ma mi auguro che continui a crescere in questa società, con un allenatore come Allegri e in un gruppo che gli vuole bene».
Su Christopher Nkunku: «È forte e lo ha già dimostrato in passato. Lo conosco perché siamo cresciuti insieme: lui, Mike e io. È arrivato dal Chelsea fuori forma e deve adattarsi a un campionato difficile come la Serie A. Ma ora sta bene fisicamente ed è motivato. Sono sicuro che appena si sbloccherà ...».
Su Rafael Leão: «In allenamento si impegna sempre molto. Ieri per esempio ha fatto alcune scivolate in fase difensiva per recuperare il pallone. È bello vedere un talento come Rafa che si sacrifica per la squadra. Rispetto a quando ero alla Juventus è migliorato tanto».
Su Luka Modrić: «È una persona semplice e ama il calcio come un bambino. A centrocampo con lui mi sono trovato bene fin dal primo giorno perché ha qualità, visione di gioco e dà un grande contributo anche in fase di riconquista del pallone, correndo ed entrando deciso quando deve. È un giocatore straordinario che mi stupisce per la voglia che, a 40 anni, mette in campo ogni giorno. Lo ammiro molto: alla sua età spero di avere la stessa passione».
"Mi aspetta un'annata importante, posso vincere con Milan e Francia"
—Su Roberto De Zerbi: «L'anno scorso abbiamo fatto bene. De Zerbi è pazzo di calcio e quando usciva dal centro sportivo andava a casa a vedere qualsiasi gara. Il giorno dopo, magari parlando di tattica, ci interrogava: 'Chi ha visto la partita ieri? Avete notato che ...?'. È incredibile».
Sul ritrovare Maurizio Sarri, suo ex tecnico nella Juventus, sulla panchina della Lazio: «Sarà bello rivederlo. Alla Juventus abbiamo vissuto un anno particolare: all'inizio ho giocato poco, ma dopo il Covid sono sempre stato titolare e abbiamo vinto lo Scudetto. Sarri è un grande allenatore».
Sugli obiettivi stagionali: «Mi aspetta un'annata importante nella quale posso vincere sia con il Milan sia con la Francia. Mi auguro di riuscirci e di giocare fino alla finale dei Mondiali. Contro l'Italia? I playoff sono duri, ma spero che si qualifichi perché ai Mondiali deve esserci».
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