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INTERVISTE

Monza-Milan, parla Daniel Maldini: importanti confessioni su papà Paolo

Monza-Milan intervista Daniel Maldini
Stasera Monza-Milan, partita speciale per Daniel Maldini e per l'intera famiglia. Le dichiarazioni del classe 2001 al 'Corriere della Sera'
Daniele Triolo Redattore 

Questa sera si disputerà all'U-Power StadiumMonza-Milan e Daniel Maldini, classe 2001, fantasista di proprietà dei rossoneri in prestito ai brianzoli, ne ha parlato al 'Corriere della Sera' oggi in edicola. Ecco, dunque, le dichiarazioni di Maldini junior sul match, ma non soltanto ...

Monza-Milan, così Daniel Maldini al 'CorSera'

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Sul trovare il Milan da avversario: «Incontrare il Milan sarà sempre un’emozione speciale, non potrà mai essere una gara come le altre. Il mio sogno non è mai cambiato: tornare un giorno a Milanello, da protagonista».


Sulla presenza della famiglia Maldini allo stadio per Monza-Milan: «Ormai a essere del Milan siamo sempre di meno … (ride) Mamma verrà, lei c’è sempre. Anche mio fratello Christian, è la mia ombra. Mio papà, invece, non credo: è stato all’U Power solo alla mia prima partita, con l’Inter».

Su come è nato il suo trasferimento a Monza a gennaio: «Da tempo se ne parlava. I colloqui sono stati velocissimi: alle 14:00 mi hanno prospettato l’opportunità, alle 18:00 ero già a Milano».

Sul perché ha scelto di lasciare l'Empoli per il Monza: «Appena ho sentito la voglia di Adriano Galliani di puntare su di me, mi sono sentito a casa. Poi a Empoli avevo una situazione complicata, quindi è stato semplice optare per questa soluzione».

Sui consigli chiesti alla famiglia per il suo trasferimento in Brianza: «Sì, mamma Adriana era entusiasta perché sarei tornato a vivere a Milano. Ma la decisione finale è stata mia».

Sull'ambiente che si aspettava di trovare in biancorosso: «La presenza di Galliani ha facilitato l’operazione ma non è stato l’unico elemento. Ho ritenuto che anche dal punto di vista tecnico e della crescita sarebbe stata la miglior decisione».

Sui confronti con papà Paolo: «Come ogni figlio con un genitore. Mi dà il suo parere sia sul calcio che sulla vita».

Sul suo sogno di giocare a calcio avuto sin da piccolo: «Nessuno ha messo pressioni, si è svolto tutto in maniera naturale. Non ho mai avuto un piano B nella vita, volevo solo giocare a calcio».

Sulle responsabilità per aver avuto nonno e padre grandi calciatori: «Non ho mai avuto ansie di dimostrare il mio valore, se è quello che intende».

Sui ricordi del Milan legati alla sua infanzia: «Rivedo me da piccolo al centro Vismara per gli allenamenti. O allo stadio a vedere papà. Ho immagini confuse della finale di Atene del 2007, avevo sei anni».

Sugli ex compagni di papà Paolo che considera zii: «Angelo Carbone e Ibrahim Ba, da anni frequentano casa nostra».

Su un eventuale imbarazzo per aver avuto il padre dirigente nel Milan: «No, c’era un gruppo bellissimo, tanti giovani. Nessuno dei miei ex compagni mi ha fatto sentire a disagio».

Sui compagni di squadra nel Milan che sente ancora: «Ho visto pochi giorni fa Rafael Leão, Theo Hernández e Olivier Giroud e sento spesso gli italiani».

"A papà manca un po' il calcio. Sul suo addio al Milan dico che ..:"

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Sui rimproveri ricevuti da papà Paolo per gli errori commessi dopo una partita: «Sì, mi è capitato, ma non recentemente… quando ero piccolo ed eravamo in macchina verso casa».

Sul Milan ancora in corsa per lo Scudetto: «Sta viaggiando a un bel ritmo, però l’Inter sta andando ancora più forte. Stasera sarà bello rivedere tutti, anche se il mese scorso, a Empoli, ci eravamo già incontrati».

Su chi lo sta aiutando nel suo inserimento al Monza: «Lorenzo Colombo, che conoscevo dai tempi del Milan, e Dany Mota Carvalho. C’è un bel gruppo, di ragazzi giovani. L’ambiente è perfetto».

Su cosa gli piace del tecnico Raffaele Palladino: «Parla spesso con ognuno di noi».

Sull'obiettivo che vuole raggiungere nel Monza: «Dare una mano alla squadra per salire più in alto possibile in classifica».

Sul tornare al Milan per restarci: «Sarebbe il massimo. Devo stare bene e giocare qui, poi vediamo a fine stagione. Stefano Pioli in questi mesi non l’ho mai sentito, ci siamo salutati a Empoli il mese scorso».

Sui gol fatti in passato a Milan e Inter: «Non so perché mi scateno con le grandi. È un caso, è successo e basta. Certo, mi piacerebbe ripetermi».

Sul fratello maggiore Christian, che studia da procuratore nella scuderia di Giuseppe Riso: «Ha sempre avuto la tentazione di intraprendere questa professione. Ora ci sentiamo ancora più spesso, siamo molto più legati. Poi da anni non capitava che entrambi avessimo Milano come base».

Su quanto manca il calcio a papà Paolo Maldini: «Chissà, forse un po’. Ora è in vacanza e sta bene».

Sulla possibilità che il padre torni nell'ambiente: «Non so».

Sulla delusione del padre per l'addio forzato ai rossoneri: «Sono cose che succedono. Nel lavoro capita che i rapporti finiscano. Ma non mi faccia dire altro». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Scadenza 2025, tutti i nomi sul taccuino di Moncada >>>

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