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Milan, Torriani: “Maignan mi dà consigli. San Siro da pelle d’oca. La svolta…”

Milan, Torriani: 'Maignan mi dà consigli. San Siro da pelle d'oca. La svolta...'
Lorenzo Torriani, portiere del Milan, ha parlato a Milan TV per il format 'Homegrown'. Ecco le sue parole sul debutto, il Milan Futuro e Maignan
Emiliano Guadagnoli
Emiliano Guadagnoli Redattore 

"Ho iniziato a giocare molto presto, a cinque anni nella squadra del mio paese. Poi sono venuto subito al Milan". Così Lorenzo Torriani, portiere del Milan, ha parlato a Milan TV per il format 'Homegrown'. Ecco le sue parole: "Mi ricordo una partita, era un torneo che aveva organizzato il Cologno e c’era questo osservatore del Milan che andò da mio padre e gli disse che erano interessati a me".

Torriani: "Col Liverpool pelle d'oca. Milan Futuro fondamentale. Maignan mi insegna..."

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"Sento tanto questi colori, perché sono cresciuto letteralmente nel Milan, ho fatto solo Milan. Portieri che ho conosciuto? Quello che mi ha lasciato più di tutti è ancora qui, è Mike Maignan. Penso che avere uno così che si allena con te e ti spiega tante cose sia dentro che fuori dal campo, devo dire che ancora oggi mi sta insegnando molto, mi dà molti consigli. L’unione tra portieri? Tra noi è molto importante l’unione, alla fine da portiere sei solo. Ma ho sempre avuto un grande rapporto con tutti, anche con Lapo Nava e Noah Raveyre. C’è amicizia, sono contento".


Milan, Torriani e il ruolo del portiere

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"In questo ruolo conta tanto il 65-70% a livello mentale. Un 30% a livello tecnico. Ma penso che se il portiere non ha la mentalità nei novanta minuti, penso non possa arrivare a certi livelli. Quando non giochi è molto dura, molto difficile. Io venivo da un anno e mezzo senza giocare tra infortuni e scelte. Penso che lo stato mentale sia stato fondamentale per me, ho continuato a lavorare e sapevo che sarebbe arrivato il mio  momento".

La prima convocazione in prima squadra

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"È iniziato tutto da vari allenamenti in Prima Squadra perché mancava qualche portiere, e io alla fine sono riuscito a cogliere l’attimo. Prima di Milan-Genoa mi chiama il mister a dirmi che sarei dovuto andare giù per la sessione video, e me lo dice con un sorrisone. Lì ho pensato che stava succedendo davvero, prima convocazione a San Siro, è stata un’emozione".

Milan, Torriani e il precampionato 

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"Il momento della svolta è stato il ritiro a Milanello. Ho cercato di mettermi in mostra e il mister mi ha dato subito fiducia, che non è facile. Alla prima partita avevo di fronte Haaland, un colosso di due metri. Io l’ho sempre visto alla playstation, e devo dire che dal vivo è più grande di quanto dicano. Veramente bello, sensazione unica. Sono sempre stato molto tranquillo anche in campo, secondo me uno dei miei punti forti è proprio quello, la serenità e godermi il momento".

La sfida contro il Liverpool

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"Molta emozione. Già dal primo tempo si vedeva che Mike non stava bene, io continuavo a riscaldarmi ma dicevo ‘ma no, tanto non entro. Ma devo entrare io? Cavolo, in Champions contro il Liverpool devo entrare io’. Poi è successo, sono entrato. Ricordo l’ovazione di San Siro, è stato da pelle d’oca".

Il Milan Futuro e la Serie C

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"Molti la sottovalutano ma penso sia molto costruttiva per noi giovani. Giochi contro gente che ha molta esperienza, non è facile. È un calcio diverso, più cattivo e meno tecnico. Milan Futuro? Penso sia fondamentale, non è la Primavera ma neanche la Prima Squadra. Ti dà tanta esperienza, è un altro calcio". LEGGI ANCHE: Milan, caos direttore sportivo: ecco l'ultima carta di Furlani >>>