Milan, Torriani e il ruolo del portiere
—"In questo ruolo conta tanto il 65-70% a livello mentale. Un 30% a livello tecnico. Ma penso che se il portiere non ha la mentalità nei novanta minuti, penso non possa arrivare a certi livelli. Quando non giochi è molto dura, molto difficile. Io venivo da un anno e mezzo senza giocare tra infortuni e scelte. Penso che lo stato mentale sia stato fondamentale per me, ho continuato a lavorare e sapevo che sarebbe arrivato il mio momento".
La prima convocazione in prima squadra
—"È iniziato tutto da vari allenamenti in Prima Squadra perché mancava qualche portiere, e io alla fine sono riuscito a cogliere l’attimo. Prima di Milan-Genoa mi chiama il mister a dirmi che sarei dovuto andare giù per la sessione video, e me lo dice con un sorrisone. Lì ho pensato che stava succedendo davvero, prima convocazione a San Siro, è stata un’emozione".
Milan, Torriani e il precampionato
—"Il momento della svolta è stato il ritiro a Milanello. Ho cercato di mettermi in mostra e il mister mi ha dato subito fiducia, che non è facile. Alla prima partita avevo di fronte Haaland, un colosso di due metri. Io l’ho sempre visto alla playstation, e devo dire che dal vivo è più grande di quanto dicano. Veramente bello, sensazione unica. Sono sempre stato molto tranquillo anche in campo, secondo me uno dei miei punti forti è proprio quello, la serenità e godermi il momento".
La sfida contro il Liverpool
—"Molta emozione. Già dal primo tempo si vedeva che Mike non stava bene, io continuavo a riscaldarmi ma dicevo ‘ma no, tanto non entro. Ma devo entrare io? Cavolo, in Champions contro il Liverpool devo entrare io’. Poi è successo, sono entrato. Ricordo l’ovazione di San Siro, è stato da pelle d’oca".
Il Milan Futuro e la Serie C
—"Molti la sottovalutano ma penso sia molto costruttiva per noi giovani. Giochi contro gente che ha molta esperienza, non è facile. È un calcio diverso, più cattivo e meno tecnico. Milan Futuro? Penso sia fondamentale, non è la Primavera ma neanche la Prima Squadra. Ti dà tanta esperienza, è un altro calcio". LEGGI ANCHE: Milan, caos direttore sportivo: ecco l'ultima carta di Furlani >>>
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