Su Massimiliano Allegri: «Se sono un 'allegriano'? Lasciamo stare le etichette. Max può essere criticato per come giocano le sue squadre, ci mancherebbe. Tutti si riempiono di parole, ma nei fatti il progetto di un tecnico dura una settimana: quella che separa una partita dall’altra. Se non ci sono risultati, aumentano le pressioni e diminuisce il tempo di un allenatore. E Allegri i risultati li fa, anche se c’è una cosa che proprio non posso perdonargli. Ovvero il suo continuare a ripetere che l’obiettivo è finire nelle prime quattro. Ok, il Milan arriva da un ottavo posto, ma resta il Milan: deve sempre partire per vincere, senza se e senza ma. Poi, se non si riesce, si può parlare di Champions e delle conseguenze economiche di qualificarsi nell’Europa che conta. Il discorso vale anche per Inter e Juventus".
Sul Napoli di Antonio Conte, avversario del Milan di domani, che arriva da due sconfitte consecutive: "Anche qui, si dimentica tutto troppo in fretta. Antonio ha fatto un’impresa straordinaria solo qualche mese fa. E oggi è lì, nel treno delle prime. Non è così scontato ripetersi ad alto livello a Napoli".
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