"Quindi l’iniziativa ha avuto un grande successo e ci è stato chiesto di allargarla, cosa che facciamo con piacere. Alla fine per Fondazione Milan è uno sforzo organizzativo più che finanziario e dà dei risultati estremamente importanti in un settore, quello delle carceri e delle pene dei giovani, che ha così bisogno di interventi. Quindi siamo molto contenti di essere stati iniziatori e di essere stati affiancati anche dalla FIGC. Un grande risultato come un investimento piccolo di denaro ma grande di impegno organizzativo che è quello che diamo noi".
Sul lavoro di Fondazione Milan: "Fondazione Milan fa tante cose. Negli ultimi 20 anni abbiamo investito 12 milioni di euro sempre in iniziative sociali, in Italia e all’estero. Sempre con la stessa finalità: usare lo sport come strumento per contribuire a dare una speranza alle comunità fragili. Ad esempio qui a Milano, intorno a Milano, abbiamo costruito 6 campi di calcio in quartieri un po’ difficili della città. I campi li facciamo in erba sintetica in modo che non abbiano bisogno di manutenzione: così facendo abbiamo subito creato un luogo di ritrovo e di divertimento che cambia la mappa del quartiere. Li vado ad inaugurare quasi sempre ed ogni volta torno a casa felice di quello che abbiamo fatto".
Un commento sulle parole di Boban? "Si figuri se io sto ad ascoltarle".
Le dispiace per questo finale di stagione? "No, no, no, no. Non parliamo di calcio. L’intesa era che non parlassimo di calcio, giusto?".
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