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Milan, ecco tutti i giocatori da vendere prima di Reijnders: tutti!

Milan, ecco tutti i giocatori da vendere prima di Reijnders: tutti!
Si parla molto di una cessione di Tijjani Reijnders nell'imminente calciomercato estivo: perché si tratta di un errore da non ripetere più
Daniele Triolo Redattore 

La stagione 2024-2025 del Milan si è conclusa, ieri sera a Roma, nel modo più inglorioso possibile: un'altra sconfitta, la numero 11 in campionato e la matematica certezza di non prendere parte ad alcuna competizione europea nella prossima annata. Un disastro, per certi versi annunciato sin dagli albori con la scelta di Paulo Fonseca come allenatore nonostante la disponibilità, sul mercato, di 'mostri sacri' della panchina come Antonio Conte, Massimiliano Allegri o Maurizio Sarri. Uno scempio concretizzatosi, poi, settimana dopo settimana, torneo dopo torneo, anche sotto la gestione di Sérgio Conceição. Con l'unico lampo della 'Final Four' della Supercoppa Italiana vinta a gennaio a Riyadh (Arabia Saudita) e la cocente e recente delusione della sconfitta - anche questa meritata - in finale di Coppa Italia contro il Bologna.

Milan, che nessuno tocchi Reijnders!

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Uno sfacelo unico, ma non irripetibile. Perché l'annata indecorosa della Prima Squadra si è ripercossa, poi, anche sul Milan Futuro, nato come 'copia e incolla' della squadra dei grandi. E infatti è retrocesso in Serie D. Ma di questo parleremo poi. Concentriamoci, ora, su come potrebbe proseguire l'estate del tifoso del Milan. Il quale, come se non bastassero due sessioni di calciomercato (estate 2024 e inverno 2025) ad oggi caratterizzate da una carrellata di flop e mezzi giocatori e i risultati pessimi che stanno spingendo anche i sostenitori più infervorati ad allontanarsi con cuore, mente e spirito dai colori rossoneri - è anche costretto a leggere, preoccupato, notizie su una possibile, concreta, cessione di Tijjani Reijnders. Che, con Christian Pulisic, ha rappresentato l'unica certezza e nota positiva di un Diavolo interamente da rifare.


RedBird ha la possibilità di coprire subito il buco di bilancio

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Nonostante un rinnovo di contratto fino al 30 giugno 2030 con stipendio salito a oltre 3 milioni di euro netti all'anno lo scorso 3 marzo ("per blindare il giocatore e resistere alle tentazioni dall'estero", si diceva ...), di fatto Reijnders è finito ufficialmente in vendita. Una stagione, a livello personale, da 15 gol e 5 assist dell'olandese non poteva passare di certo sotto traccia ed ecco, dunque, che Manchester City e Real Madrid hanno iniziato a bussare alle porte del club di Via Aldo Rossi e dell'entourage del giocatore con la maglia numero 14. Al Milan di RedBird non è sembrato vero: avere, in un sol colpo, la possibilità di sanare rapidamente l'enorme voragine di bilancio aperta con l'esclusione dalle coppe con una maxi-entrata e con una relativa maxi-plusvalenza! Un sogno ad occhi aperti che si avvera, per il proprietario del Milan, Gerry Cardinale (a proposito, dove sei finito? Batti un colpo oppure no?).

La dirigenza si assuma le responsabilità e rilanci in grande stile

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Ma, soprattutto, la possibilità per il gruppo di lavoro, formato dall'amministratore delegato Giorgio Furlani, dal direttore tecnico Geoffrey Moncada e dal Senior Advisor di RedBird, Zlatan Ibrahimović, di cancellare in un amen la catastrofe economica che LORO hanno creato con una gestione presuntuosa e un po' arrogante dell'A.C. Milan ben 7 volte Campione d'Europa. Beh, non si azzardassero. Si assumessero, tutti, le proprie responsabilità e che andassero verso un cambio di strategia societario. In un momento di down totale per il Milan, non è il momento di ragionare da azienda. Questo è il momento di investire (sempre, ovviamente, senza eccedere o perdere di vista il benessere finanziario del club) per il rilancio, immediato e in grande stile. D'altronde, se non si fosse già ampiamente compreso, il brand e il fatturato si espandono a macchia d'olio solo in presenza dei risultati sportivi. Altrimenti, è un attimo a compiere il passo del gambero.

Via Reijnders e in 2-3 al suo posto? Con Tonali non ha funzionato!

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Come fare per rilanciarsi? In primis, questo il nostro suggerimento/appello/invocazione, chiamatela come volete, NON CEDERE REIJNDERS. Neanche se Manchester City e Real Madrid si presentassero con 70 o più milioni di euro alla porta del Milan. L'abbiamo visto già con la cessione di Sandro Tonali al Newcastle (per altro, per una cifra di gran lunga inferiore rispetto a quanto fatto inizialmente trapelare sui giornali). Vendere un pezzo grosso e sostituirlo con due-tre giocatori di media caratura non funziona. Perché, a fare fronte all'ottima pescata Reijnders dall'AZ Alkmaar, hanno fatto da contraltare le operazioni Ruben Loftus-Cheek dal Chelsea e, soprattutto, Yunus Musah dal Valencia. Su questi ultimi due, obiettivamente, 40 milioni di euro bonus inclusi gettati dalla finestra come Leonardo Di Caprio in 'The Wolf of Wall Street'.

Tutti i giocatori da vendere ... altro che il numero 14 ....

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La dirigenza del Milan partisse, magari, proprio da Loftus-Cheek e Musah per rientrare del buco di bilancio. Proseguendo con gli Emerson Royal, i Malick Thiaw e i Fikayo Tomori. Ma anche Samuel Chukwueze, fino all'arrivo di Santiago Giménez l'acquisto più costoso dell'era RedBird. Altrettanto fallimentare, però. Che non si riscattino i Kyle Walker, i João Félix, i Riccardo Sottil e i Tammy Abraham. Anche se noi propenderemmo, poi, per il rinnovo, la conferma e il rilancio di Mike Maignan e Theo Hernández, comprenderemmo addirittura una cessione di uno dei due francesi o di tutti e due. Ma, cari Furlani e Moncada, di modo per fare cassa ce n'è. Basterebbe piazzare bene, a titolo, definitivo, qualche giocatore che rientra dal prestito, ma non nel progetto: Yacine Adli, Tommaso Pobega, Noah Okafor. Incassare dal riscatto di chi andrà via, come Ismaël Bennacer.

Ma arriverà questo DS? La barca rischia di affondare davvero

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Per far questo, bene e con competenza, però, servirebbe un direttore sportivo di qualità e di comprovata esperienza nel calcio italiano. Lo prenderemo? Staremo a vedere. Non resta che incrociare le dita e sperare che chi comanda ora la barca Milan non decida di gettare al mare Reijnders con la scusa di un peso troppo importante per poter reggere la rotta. No perché poi, non va dimenticato, una barca non attrezzata difficilmente riuscirebbe a non affondare al primo urto importante che troverà davanti al proprio cammino.