"Hanno qualcosa in più degli altri. E abituati come sono a lavorare in un Paese che è sempre in emergenza, hanno sviluppato gli anticorpi per superare ogni problema". Così Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha parlato del valore dei tecnici italiani. Ecco le sue parole a 'La Gazzetta dello Sport': "L’importante è che non si ricordino di essere italiani e che non ritornino alla vecchia lezione “difesa e contropiede”. Il calcio è in continua evoluzione, come la società del resto, la generazione degli allenatori di oggi lo ha capito e sta dimostrando di avere l’umiltà che serve per stare al passo con i tempi".


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Milan, Sacchi: “Serve chiarezza societaria. Se prende Allegri dovrà…”
Allenatore Milan, Sacchi: "Allegri? Dovrà appoggiarlo". Poi il parere sulla società e Pioli
—Sacchi ha parlato di Pioli: "Pioli ha compiuto un capolavoro vincendo lo scudetto con il Milan. Non aveva la squadra più forte eppure è arrivato primo. Si è fatto voler bene dai calciatori, ha mostrato un gioco moderno. Alla Juve non so come potrebbe trovarsi, visto che dopo il fallimento di Thiago Motta lì c’è da azzerare tuto e ripartire. Non è un lavoro semplice. Però Stefano ha le qualità per riuscire nell’impresa".
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Poi il parere su Allegri associato al Milan: "Il Milan deve, prima di tutto, fare chiarezza a livello societario. E poi, se deciderà di prendere Allegri, dovrà appoggiarlo sempre e comunque. Sapete che a me piace un calcio diverso da quello che fa praticare Max, però io lo rispetto tantissimo per quello che ha vinto e per il lavoro che fa. Si colloca perfettamente nel solco della tradizione italiana". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, rivoluzione in difesa? Cessione per un colpo importante>>>
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