Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista in esclusiva ai microfoni dei colleghi di 'Calciobox', non esitando a criticare la dirigenza attuale e raccontando alcuni aneddoti sul suo passato in rossonero. In particolare si è soffermato sul rapporto con il compianto presidente Silvio Berlusconi, spiegando quanto fosse un uomo di parola, e rivelando alcuni retroscena che lo legano a lui. Ecco, dunque, un estratto delle sue parole (qui l'intervista completa).


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Milan, Sacchi e gli aneddoti su Berlusconi: “Mandò via un giocatore perché …”
Milan, Sacchi: "Berlusconi mi raddoppiò lo stipendio. E quando chiesi Ancelotti ..."
—Sul suo rapporto con Silvio Berlusconi: "Quando Berlusconi mi volle al Milan, io venivo dal Parma. Non chiesi soldi. Dissi solo: ecco la mia firma, scrivete quello che volete. Lui era via, ma quando tornò mi raddoppiò lo stipendio. Era un uomo di parola. Berlusconi era unico. Ricordo quando dissi che un giocatore andava ceduto per l’esempio negativo che dava. Lui non esitò. O quando volevo Ancelotti nonostante i dubbi dei medici: mi ascoltò, e il giorno dopo era già tutto fatto. Queste cose non si dimenticano. Era un visionario, ma anche un uomo molto pratico. Con lui, e con Galliani, costruimmo qualcosa di irripetibile". LEGGI ANCHE: Milan, doppio colpo dal Barcellona? Sacchi, che bordata. E Camarda … >>>
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