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Milan, Pellegatti: “Furlani, le do un consiglio: prenda Ancelotti o Albertini per …”

Fabio Barera
Fabio Barera Redattore 
Carlo Pellegatti, giornalista e tifoso rossonero, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Milan dando un consiglio a Giorgio Furlani

Carlo Pellegatti, giornalista e tifoso rossonero, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso dell'ultimo video pubblicato sul proprio canale 'YouTube', dando un consiglio a Giorgio Furlani per il futuro del Milan. Ecco, dunque, le sue parole.

Milan, Pellegatti dà un prezioso consiglio a Furlani: e poi tira in ballo Maldini 

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Su Genoa-Milan: "Per quello che riguarda il campo si attende solo il recupero almeno per la panchina di Jovic, per il resto capiremo domani quali saranno le decisioni di Conceicao. In questo momento c'è solo il recupero di Jovic".

Sul management: "In questo momento chi comanda al Milan è Giorgio Furlani. Certo, c'è il proprietario Gerry Cardinale, ma chi è il frontman e ha le redini della situazione è l'amministratore delegato. Cardinale voleva mettere la sua griffe per quello che riguarda la scelta del DS e magari dell'allenatore, ma ha capito che le deleghe le ha Furlani. Sarà lui che gestirà le fortune o le sfortune del Milan. Furlani avrebbe voluto un DS non troppo ingombrante. Se arriva un DS non ingombrante, vuol dire che non sarà un DS di grandissima personalità. Se mi posso permettere Furlani segua questo consiglio: io penso che la situazione migliore che possa accontentare anche i tifosi in modo parziale, una volta perso Maldini e non più sostituito, sarebbe andare in quella direzione. E cioè trovare una figura esperta di calcio".

"Mi auguro che Giorgio Furlani segua questo consiglio. Io gli avevo mandato un Whatsapp consigliandogli di prendere Ambrosini ed Allegri, con i quali non saremmo in questa situazione di classifica. E avremmo certamente portato avanti un discorso di Milanismo e di esperienza. Il dottor Furlani non vuole un direttore sportivo? Si prenda in casa, come primo collaboratore, un Ancelotti, un Fabio Capello, un Demetrio Albertini. Milanismo, conoscenza dello spogliatoio, della storia e non pretese di comandare. Quello che non è riuscito a Zlatan Ibrahimovic in questi mesi. Una volta perso Maldini, che quando tirava su la cornetta faceva alzare in piedi l'interlocutore, questa potrebbe essere la soluzione. Ma bisogna essere umili per prenderla".