Su cosa ha imparato da Ibrahimovic: "Si tratta di avere più energia per vincere, per battere l'avversario. Non per vincere, ma per batterlo. Si può vedere che la sua carriera è basata sulla sua personalità. Penso che mi abbia insegnato ad essere esigente in ogni allenamento, in ogni partita. Questa è la mentalità per avere successo".
L'inserimento nella sua nuova squadra
—Sulle sue caratteristiche: "Penso di essere un giocatore che si può adattare agli altri. Non sono un giocatore che ha un solo stile di gioco. Sono molto entusiasta di conoscere i miei compagni e di creare una connessione in campo".
Sugli altri giocatori francesi al Milan: "Abbiamo parlato insieme. Ci siamo sentiti anche prima di venire qui. Il fatto è che abbiamo molti giocatori francesi, ma la cosa più importante è l'intera squadra, non solo i giocatori francesi. Ho bisogno di adattarmi a tutti loro. Questo è più facile quando hai un giocatore francese in squadra. Ma, come ho detto, la cosa più importante è essere connessi con tutti i miei compagni di squadra".
Sui suoi nuovi compagni di squadra: "Penso di non avere un giocatore in particolare con cui voglio giocare perché la cosa più importante è la squadra. Ogni giocatore della squadra ha un ruolo importante da svolgere. Di sicuro, se mi chiedi un giocatore, ti direi forse Luka Modric perché non ho mai giocato con lui. Tutti sappiamo quante qualità abbia Luka".
Su Leao: "Ci siamo incontrati nello spogliatoio. Parla molto bene francese, quindi possiamo parlare insieme".
Tra i vari obiettivi quello di tornare in Nazionale
—Sulla Nazionale: "Penso che per essere in Nazionale è importante fare bene nel club e fare buone prestazioni settimana dopo settimana. Anche questo è l'obiettivo. Ma, prima di tutto, l'obiettivo è quello di fare bene con la mia nuova squadra, con i miei compagni e con tutto l'ambiente".
Il racconto della sua esultanza
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Sull'esultanza con il palloncino: "L'ho fatto per mio figlio. Una partita, ricordo, stavo guardando le mie foto, e lui giocava con la palla, e ogni volta voleva giocare con la palla ma era molto piccolo. Non poteva giocare con una palla normale quindi ha giocato con questo tipo di palla e ho pensato: 'Perché no? Se faccio gol, faccio questa esultanza per lui'. E l'ho fatto. Speriamo di farla anche con il Milan, prima devo segnare (ride, ndr)".
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