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Milan, Jimenez: “Theo un idolo. Conceicao? Il primo giorno mi ha…”

Emiliano Guadagnoli Redattore 
Alex Jimenez, terzino del Milan, ha parlato ai canali ufficiali rossoneri. Lo spagnolo è stato il protagonista di 'Homegrown'. Le sue parole

"Io amo il Milan, sarà sempre nel mio cuore, non posso descriverlo con le parole, mi piace tuto del Milan". Così Alex Jimenez, terzino del Milan, ha parlato ai canali ufficiali rossoneri. Lo spagnolo è stato il protagonista di 'Homegrown'. Ecco il racconto sui suoi inizi: "A quattro anni, giocavo a Madrid, in una piccola squadra. Ho giocato un torneo e mi ha visto il Real a 7 anni. Sono stato lì per 11 anni. Quando mi sono allenato con la prima squadra ero felice: vedevo Kross, Milatao, Vinicius".

Jimenez: "Io amo il Milan. Ecco come sono arrivato". Parole importanti per Theo e Conceicao

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"Era un momento difficile al Real. La famiglia e il procuratore mi hanno detto di cambiare, mi hanno detto che c'era il Milan, io volevo andare subito, lo amo. Avrà sempre un posto nel mio cuore. Ho giocato in prima squadra, ho capito quanto significasse la squadra. Debutto? Uno dei giorni più belli della vita. Voglio ringraziare Pioli per l'opportunità, esperienza incredibile. Io ero caldissimo prima dal Cagliari (esordio in prima). Ero un po' nervoso, ma sapevo che giocavo titolare. Ho pensato che non sarei dovuto essere nervoso e fare quello che so fare. Ho chiesto la maglia a Theo Hernandez, è sempre stato il mio idolo. Mi riconosco in quello che ho fatto. Mi aiuta tanto, mi dice quando sbaglio e faccio bene. Giocatore e persona top".

Milan, Jimenez tra Primavera e Futuro

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Sull'infortunio prima del Real in primavera: "Volevo giocarla al 200%, pensavo solo a quella partita perché sono i due club della mia vita".

Sul Milan Futuro: "Un'esperienza giocare contro i più grandi. Bonera mi ha aiutato tanto. Dicevamo che il Milan Futuro fosse una squadra per andare in prima. Quando si lavora bene tutto arriva".


Fonseca e Conceicao

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Su Fonseca e Conceicao: "Mi hanno dato fiducia. Prima Fonseca. E' stato un momento felice per me, non per il club (contro il Genoa). Era un giorno speciale anche per i tifosi (125esimo del club), bisognava vincere. Dopo è arrivato Conceicao. Il primo giorno che è arrivato giochiamo contro la Juventus e mi ha messo titolare e io ho pensato 'non può farlo con tutti quelli che abbiamo'. Mi piace molto come allenatore, come è lui, mi dice cosa fare. Io ascolto e lavoro. La vittoria in Supercoppa? Mi ricordo il passaggio sbagliato che ha portato al gol di Lautaro. Poi 2-0 e mi ha cambiato, e ho capito perché non stavo bene. Volevo solo vincere, al primo gol ho capito che avremmo vinto. Ho abbracciato tutti, sono andato da Leao perché ha cambiato la partita".

Sulla nazionale: "Sto aspettando il momento, per me è un sogno ovviamente".

Un consiglio ai giovani: "Non pensare alle cose, ma se lavori tutti i giorni per essere un giocatore di livello, arriva tutto". LEGGI ANCHE: Milan, allenatore: profilo chiaro. Per il direttore sportivo cambiano i piani! Le ultime>>>