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Milan, parla Jankulovski: “Bisogna puntare allo Scudetto. Champions nel 2007 ricordo più dolce. Su Allegri…”

Milan, parla Jankulovski: 'Devono puntare allo scudetto! Su Allegri ...'
In un'intervista rilasciata sul canale YouTube della Serie A, Marek Jankulovski ripercorre i suoi anni in rossonero e commenta la stagione attuale che vede il Milan in testa, grazie soprattutto a Max Allegri. Ecco che cosa ha detto
Redazione

Dall’infanzia trascorsa tra i campi di Ostrava fino alla notte magica di Atene nel 2007, Marek Jankulovski ripercorre in un’intervista rilasciata al canale YouTube della Serie A i momenti più intensi della sua carriera in rossonero. L’ex terzino del Milan rivela il valore del gruppo, il legame con compagni entrati nella storia del calcio e l’eredità lasciata da una delle squadre più vincenti della storia del club. Con lucidità e passione rossonera, Jankulovski guarda anche al presente, riconoscendo nella Milan di oggi guidato da Massimiliano Allegri una solidità difensiva e uno spirito in campo ritrovato dopo anni difficili. Ecco il video completo.

Le parole di Marek Jankulovski

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Sul trionfo in Champions League nel 2007: "Per un ragazzo di Ostrava, alzare la Coppa dei Campioni nel 2007 con compagni come Paolo Maldini, 'Billy' Costacurta, Andrea Pirlo, Gattuso, Kaká, Inzaghi, Rui Costa, Jaap Stam, è stato un sogno perché non mi immaginavo di fare parte di questo gruppo. Sono stati campioni sia dentro che fuori dal campo, sono stati sei anni bellissimi, ma giustamente il 2007 è il ricordo più bello, cosa puoi chiedere di più di vincere la Champions League?". 


Sul ritorno a San Siro contro il Manchester United: "È stato il giorno più duro e più bello della finale. Dopo la sconfitta per 3 a 2 all'andata contro giocatori come Rooney, Ronaldo, van der Sar, Giggs, il giorno della partita a San Siro è stato il giorno migliore della mia carriera. Mi ricordo come se fosse ieri che ha piovuto tutto il giorno, ma poi abbiamo vinto tre a zero e lì ho realizzato che abbiamo fatto qualcosa di grande".

Su Massimiliano Allegri e la vittoria dello scudetto nel 2011: "Lo vedo bene. Quando è arrivato al Milan era la sua prima esperienza in un grande club ed è riuscito a vincere subito il campionato. Poi ha fatto un grande percorso alla Juve vincendo molti trofei. Ora è tornato con grande esperienza. È un allenatore molto apprezzato e penso che ci voleva uno come lui, uno che conoscesse bene l'ambiente e che sia in grado di riportare grandi risultati, quelli che tutti al Milan si aspettano".

Sulla solidità difensiva ritrovata grazie ad Allegri: "È il suo modo di giocare. Ripensando alla stagione 2010/11, ricordo che preferiva essere compatti e subire pochi gol, scegliendo a volte giocatori più fisici che tecnici. Però, alla fine ha vinto lo scudetto e nessuno poteva dirgli nulla. Anche in queste prime partite, il Milan subisce pochi gol grazie a una fase difensiva importante, sapendo che riesce a farli perché ha giocatori forti in attacco".

Sul giovane terzino rossonero Davide Bartesaghi: "L'ho visto dal vivo in Coppa Italia e il ragazzo mi è piaciuto tanto, ha fatto un ottimo assist per il gol di Gimenez. Credo sia la strada giusta: far giocare i giovani forti".

Su Estupiñán: "Giocatore che ha già fatto bene in Premier League, gioca in nazionale e finora sta facendo bene. Il tempo dirà se avrà fatto bene o meno. Io spero di sì, perché prima c'era Theo che, nonostante le tanti voci, è stato un giocatore importante che ha battuto tanti record nel Milan. Sostituirlo non sarà facile, ma questi due terzini hanno già dimostrato valore e ho fiducia in loro".

Su Alexis Saelemaekers: "Lui è un giocatore forte che ha fatto la differenza sia a Roma che a Bologna. Il Milan sulle fasce non aveva un giocatore abile nell'uno contro uno, lui ora sta dimostrando grandi qualità in questo senso. Non ci sono tanti giocatori che ti saltano l'uomo, arrivano sul fondo, tirano con entrambi i piedi. Il Milan ha fatto la cosa giusta nel tenerlo e può dare una grande mano ai rossoneri".

Sulla mentalità che bisogna avere al Milan: "Sembra una frase banale, ma il Milan deve puntare sempre a vincere lo scudetto, funzionava così molti anni prima, anche con Stefano Pioli. Il Milan deve puntare sempre in alto, soprattutto quest'anno che non ha competizioni europee. Con una partita a settimana puoi prepararla bene. I rossoneri devono puntare al titolo in campionato, arrivare in Champions League e arrivare in fondo alla Coppa Italia, perché altrimenti non è il Milan che tutti i tifosi aspettano".